La piazza di Roma
Da sempre a Roma dominano le practice anticicliche: diritto amministrativo, antitrust, contenzioso, regolamentare e tributario. Sul fronte amministrativo, circa il 70% dell'attività di diritto pubblico ha origine a Roma. Sul fronte regolatorio, la Capitale funge da hub soprattutto per il farmaceutico, l’energia e le
telecomunicazioni.
Roma mantiene la caratteristica di punto nodale per le attività con le amministrazioni centrali, grazie alla presenza di authority e giurisdizioni superiori, come la Corte di cassazione e il Tar del Lazio, che copre tutti i settori strategici dell'economia regolamentata e svolge un ruolo importante nel contenzioso.
In quanto sede degli organi legislativi e di governo, dei ministeri, delle autorità, delle associazioni industriali e di settore, Roma è al centro delle decisioni normative e fiscali e vigila sul sistema bancario, sulle società e sulla Borsa.
In questo contesto, le practice che rivestono maggiore importanza sono pertanto diritto regolamentare, amministrativo, antitrust, contenzioso, regolamentare e tributario: tutti settori anticiclici. Sono meno importanti le practice cicliche e legate al settore finanziario, dal momento che lo status della Capitale come piazza finanziaria era in declino già prima della crisi globale scoppiata nel 2008. Nel 2007, Roma perse la sua principale banca, Banca di Roma (poi Capitalia), acquisita da Unicredit, che trasferì la sede a Milano. Nello stesso anno, Bnp Paribas acquisì un'altra istituzione finanziaria romana, la Banca Nazionale del Lavoro.
Inoltre, Roma è la città della diplomazia, all’interno della quale si può connettere in maniera diretta e veloce con rappresentanze estere e italiane. Senza dimenticare che, vista la presenza del potere politico a Roma, una parte importante del lavoro è legata alle attività di lobby e a fattispecie di reato della pubblica amministrazione. Infine, nella Capitale si sta altresì sviluppando una nuova specializzazione: diritto dell’arte e delle belle arti. La Capitale, del resto, ha una marcia in più rispetto alle altre città in termini di collaborazioni con enti culturali pubblici e privati, operatori privati, artisti, musei e collezioni.