La Consob ci vuole vedere chiaro. La Commissione, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, ha chiesto in una lettera "ulteriori approfondimenti" sul dossier riguardante la legittimità della carica di amministratore indipendente dell'avvocato Roberto Cappelli (in foto) all'interno del cda di Fondiaria Sai, su cui aveva già chiesto chiarimenti alla società.
L'avvocato, infatti, oltre a far parte del board della società è anche socio dello studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners che nel 2011 ha ricevuto da Fonsai alcuni incarichi di consulenza
professionale in merito alla dismissione di Atahotels e alle verifiche
richieste dal Collegio Sindacale sugli aspetti sollevati nella denuncia
presentata dal fondo Amer.
Su questo, già lo scorso 24 maggio, la compagnia, con un comunicato, sottolineava di avere svolto, sempre su richiesta di Consob, delle indagini.
E l'avvocato Cappelli, come riportato proprio nel comunicato del 24 maggio «ha rappresentato al Consiglio che, al 10 maggio, nessun compenso era stato ancora fatturato dallo Studio nei confronti della Società per i predetti incarichi e che non è possibile quantificare i compensi che i medesimi incarichi potranno generare nell'esercizio in corso ovvero complessivamente». Sulla base di questi elementi, il cda Fonsai «ha ritenuto che i rapporti professionali in essere con lo Studio Legale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners non fossero tali da pregiudicare l'indipendenza e l'autonomia di giudizio dell'amministratore in questione».
A quanto pare l'Authority avrebbe incentrato la propria attenzione su Cappelli in quanto legale di fiducia di Unicredit (azionista di Fonsai e creditore di Premafin). Posizione che potrebbe essere in contrasto con quella di indipendente.
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