Energy

Forest Cmi vince al Tar Abruzzo con Macchi di Cellere

29-05-2014

Giannalberto Mazzei e Arcangelo Pecchia, rispettivamente partner e associate del dipartimento di diritto amministrativo di Macchi di Cellere Gangemi, hanno assistito vittoriosamente la società Forest Cmi nel giudizio contro due successivi pareri negativi di compatibilità ambientale resi dalla Regione Abruzzo sull'istanza della società Forest Cmi per l’estrazione di gas dal giacimento di Monte Pallano nel Comune di Bomba (CH).

Il Tar Pescara, che in fase cautelare aveva già accolto la richiesta di riesame del primo parere ambientale negativo, con la recente sentenza del 22 maggio 2014 ha riconosciuto l’illegittimità sia del primo che del secondo parere negativo (emesso a seguito del primo riesame) ed ha ordinato una nuova valutazione del progetto. 

In particolare, il Tar ha accolto la tesi della società ricorrente secondo cui, in base al riparto costituzionale di competenze legislative, la Regione non poteva precludere l’attività estrattiva sulla base della normativa regionale (Piano regionale sulla qualità dell’aria) in ragione dei prevalenti principi desumibili da quella nazionale (L. 239/2004). 

Il Tar ha inoltre riconosciuto che la Regione non poteva invocare il “principio di precauzione” senza confutare adeguatamente gli studi presentati dalla società proponente. Il giudice ha quindi ordinato alla Regione di rinnovare il procedimento basandosi su “adeguata istruttoria” e fornendo “congrua motivazione”.    

Il progetto della Forest Cmi prevede, oltre all’estrazione di gas dal sottosuolo, anche la realizzazione di una centrale per il suo trattamento, per un investimento complessivo di 150 milioni di euro.

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