Gabriel Cuonzo (nella foto), name partner dello studio Trevisan & Cuonzo ha ottenuto il secondo responso positivo dal tribunale di Roma sull’assenza di contraffazione del marchio di Fendi, difeso a sua volta da Giovanni Guglielmetti. Lo scorso dicembre una società israeliana che vende abbigliamento casual in tutto il mondo, ha infatti deciso di cominciare di aprire i primi punti vendita anche in Italia. La mossa non è piaciuta alla maison romana che ha ravvisato nel logo del marchio della società mediorientale, una forte somiglianza al proprio. Fox infatti utilizza un logo composto da due “Effe” maiuscole riflesse e invertite proprio come Fendi, con la differenza che nel caso di Fox le seconde asticine della “Effe” si intersecano.
Il giudice di Roma però ha prima respinto il ricorso e poi il reclamo presentati da Fendi, affermando che quando il logo è composto da simboli universali come numeri o lettere dell’alfabeto, allora si indebolisce la forza esclusiva di un marchio rispetto ad un altro. La vicenda con ogni probabilità approderà al giudizio di merito.
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