Amministrativo

Freshfields e Gianni vincono per Schenker e Agility Logistics

Il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità della graduatoria delle domande di clemenza definita dall'Agcm

24-10-2016

Freshfields e Gianni vincono per Schenker e Agility Logistics

Dopo nove anni, si è conclusa con successo per Schenker Italiana (gruppo Deutsche Bahn) e Agility Logistics - assistiti rispettivamente da Freshfields Bruckhaus Deringer e Gianni Origoni Grippo Cappelli - la battaglia legale che si è svolta davanti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), alla Corte di Giustizia e ai tribunali amministrativi italiani in relazione ai criteri di applicazione del programma italiano di clemenza. 

Freshfields, con il partner Gian Luca Zampa (in foto) insieme all'associate Alessandro Di Giòdel gruppo antitrust dello studio, ha assistito Schenker Italiana. 

Gianni Origoni Grippo Cappelli, con un team guidato dai partner Alberto Pera e Antonio Lirosi, coadiuvati dal counsel Matteo Padellaro e dagli associate Andrea Pezza e Chiara Militello, ha assistito Agility Logistics.

In particolare, dopo la pronuncia della Corte di Giustizia del 20 gennaio scorso, i giudici di Palazzo Spada hanno rigettato il ricorso principale di Dhl Express e Dhl Global Forwarding e (Dhl) e, per l’effetto, hanno definitivamente confermato la legittimità della graduatoria delle domande di clemenza definita dall'Agcm per alcune violazioni al diritto della concorrenza dell'Unione nel settore dei servizi di spedizione internazionale di merci su strada da e per l'Italia.  

La sentenza dei giudici recepisce le indicazioni che erano state fornite dalla Corte di Giustizia lo scorso 20 gennaio, nell’ambito del rinvio pregiudiziale richiesto dal giudice a quo e volto tra l’altro a chiarire il rapporto tra la domanda di immunità presentata alla Commissione e le domande semplificate presentate all’Agcm. 

In particolare, il Consiglio di Stato ha riconosciuto che per accedere al programma di clemenza nazionale occorre fornire all’Autorità tutti gli elementi necessari per l’individuazione dell’illecito, senza che rilevino, a tal fine, le indicazioni eventualmente fornite alla Commissione europea.

La decisione finale conferma ancora una volta i ranking determinati dall’Agcm, da cui discende la piena immunità per Shenker Italiana e una riduzione della sanzione potenzialmente irrogabile a Agility pari a circa il 95%.

 

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