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Gdpr, è tempo di correre

Nicola Spadafora, presidente Confapi Milano e partner di Tonucci, a TopLegal: “L’adeguamento è obbligatorio e non si può rinunciare ad affrontare il tema”

16-03-2018

Gdpr, è tempo di correre

 

“Se le imprese sono in gravissimo ritardo, allora è tempo di correre”. È questa l’opinione espressa a TopLegal da Nicola Spadafora (in foto), presidente di Confapi Milano e partner di Tonucci, sullo stato di avanzamento dei lavori di adeguamento da parte delle piccole e medie imprese al regolamento generale sulla protezione dei dati, il cosiddetto Gdpr (General data protection regulation), che sarà obbligatoriamente applicabile dal prossimo 25 maggio. Confapi è la Confederazione italiana della piccola e media industria privata ed è la sintesi di un ampio sistema che rappresenta 83mila imprese con più di 800mila addetti.

A che punto siamo?

Come è naturale che sia, l’imprenditore ha innanzitutto a cuore il business dell’azienda e lo sviluppo industriale, gli aspetti amministrativi sono, dunque, visti come un tema marginale, e così si tende ad aspettare sempre l’ultimo istante prima di conformarsi ai nuovi dettami normativi. Se le imprese sono in gravissimo ritardo, allora è tempo di correre. Il tema privacy ovviamente varia a seconda del tipo di business, ci sono aziende che per le attività che svolgono sono particolarmente sensibili al problema del trattamento dei dati e altre che lo sono un po’ meno, ma ora il tempo è veramente poco e bisogna accelerare. L’adeguamento è obbligatorio e non si può rinunciare ad affrontare il tema con la dovuta serietà, affidandosi a professionisti seri ed esperti.

Cosa si rischia?

Si è parlato molto di inasprimento delle sanzioni, soprattutto sotto il profilo economico e io non posso che confermare il dato. L’impatto delle sanzioni è molto significativo e, in presenza di un gruppo di imprese con una serie di società controllate e collegate in tutto il mondo, ai fini dell’applicazione della misura economica della sanzione si terrà conto del fatturato aggregato. Dunque quanto maggiore è il numero di società che compongono il gruppo, tanto maggiore deve essere la celerità nel procedere all’adeguamento. In Italia le pmi sicuramente corrono dei rischi importanti, ma chi fa parte di un gruppo di imprese deve porre ancora più attenzione. 

Alle imprese italiane non mancano le problematiche burocratiche.

Sono al fianco dell’imprenditoria ogni giorno e conosco bene le tipologie di problemi amministrativi e le lungaggini collegate all’attività di impresa. Per il Gdpr si tratta di un obbligo, e come tale ci si avvicina solo perché a questo obbligo sono collegate delle sanzioni. Ora bisogna includere questo ulteriore onere collegato al trattamento dei dati personali, che sicuramente tutela le persone fisiche, ma noi dovremmo, piuttosto, cercare di semplificare la vita quotidiana delle imprese. Il Gdpr sicuramente dà la possibilità alle aziende di riorganizzare le funzioni, le responsabilità, fotografare il quadro interno dei processi aziendali per agevolare l’efficienza dei sistemi stessi. Però quest’opportunità è collegata ad ennesime incombenze, ad ulteriori oneri e costi a discapito del budget aziendale, dell’operatività corrente, delle risorse destinate allo sviluppo e alla digitalizzazione e ad altri temi che dovrebbero, invece, puntare a far crescere le nostre imprese. Quindi gli imprenditori dovranno sostenere dei costi per mettere in regola processi burocratici che nulla hanno a che vedere con la crescita e lo sviluppo del business.

Qual è il ruolo di Confapi nell’ecosistema dell’imprenditorialità italiana?

Confapi nasce con l’esigenza di individuare soluzioni funzionali a risolvere problemi. Il nostro obiettivo è ascoltare l’imprenditoria, percepirne le necessità e sostenerla. Oggi si pone anche il tema dell’adeguamento alla nuova normativa sul trattamento dei dati. Ci siamo, pertanto, attrezzati per fare in modo che il nostro piccolo e medio imprenditore, già tartassato da questioni burocratiche, abbia attraverso di noi la possibilità di adeguarsi rapidamente e con la necessaria qualità alla nuova normativa. Il nostro obiettivo è, dunque, fornire un servizio efficiente e, siccome crediamo nella collaborazione interdisciplinare, abbiamo chiamato a raccolta una molteplicità di consulenti specializzati - perché la normativa coinvolge diversi profili -, creando una squadra in grado di fronteggiare le difficoltà e di superare con successo il banco di prova imposto dal Gdpr. Abbiamo, quindi, stipulato convenzioni con diversi professionisti abituati a trattare sul campo il tema della privacy, perché il problema va trattato in modo efficiente ma anche con il dovuto rispetto delle peculiarità individuali ed operative di ciascuna impresa. 

 

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