A seguito della decisione del consiglio di Generali presa ieri (19 febbraio), il colosso triestino ha incaricato la squadra di giuslavoristi di Bonelli Erede Pappalardo, capeggiata dal co-managing partner dello studio Marcello Giustiniani (in foto), nel procedimento contro gli ex manager Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti.
In una nota diffusa a conclusione del voto, il consiglio di Generali aveva dato mandato al group ceo Marzio Greco di "avviare immediatamente le idonee azioni risarcitorie e di responsabilità in sede giuslavoristica nei confronti dei due ex top manager della compagnia".
Come anticipato da TopLegal lo scorso 11 febbraio, il cda di Generali si era affidato a cinque studi, Bonelli Erede Pappalardo, Mucciarelli, Kpmg, Portale Visconti, Maresca Morrico Boccia & Associati, ai quali si è aggiunto anche Chiomenti, per sondare la possibilità di esperire azione di responsabilità nei confronti dei manager della precedente gestione.
Le richieste di Generali riguardano la restituzione degli 11 milioni di euro pagati a Perissinotto al momento dell'uscita (a negoziarlo fu Nctm con un team composto da Paolo Montironi e Michele Bignami, insieme a Roberto Sacchi), insieme alla richiesta di bloccare i 6 milioni accordati ad Agrusti e non ancora versati. Inoltre si legge "verrà richiesto il risarcimento dei danni subiti dall'inadempimento degli obblighi derivanti dai rispettivi rapporti di lavoro subordinato adottando allo scopo ogni opportuna iniziativa e azione".
Il ceo Greco, in General dall'agosto del 2012 quando ha lasciato Zurich per sostituire a Trieste Perissinotto, ha avviato una asset review e un'analisi delle svalutazioni, alcune in merito alle quali la società di consulenza Kpmg ha messo in evidenza violazioni delle regole interne.
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