Dopo che il collegio sindacale di Generali aveva sollevato il problema dell’indipendenza del consigliere Alberta Figari (in foto), partner di Clifford Chance entrata nel board del Leone nel 2013, la questione era stata posta all'attenzione della Consob. Il gruppo ha risposto con l'integrazione alla relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, precisando che Figari “è un consigliere indipendente perché né lei personalmente né lo studio legale di cui è partner ha ottenuto particolari benefici dalla presenza della professionista nel board della compagnia”.
Nel dettaglio, l'incidenza dei costi sostenuti dal gruppo per prestazioni professionali svolte dallo studio Clifford Chance sul totale delle spese per consulenze legali è stato, nel 2014, pari all'1,69% e nel 2015 pari allo 0,98%. Generali ha riportato anche i dati degli ultimi 4 anni delle consulenze legali affidate a Clifford Chance e la percentuale sul totale: “nel 2012 le spese sono state di 2,61 milioni (0,98% del totale), nel 2013 di 1,03 milioni (0,37%), nel 2014 di 4,43 milioni (1,69%) e nel 2015 di 2,59 milioni (0,98%)”.
Generali precisa, inoltre, che Figari non ha mai tratto beneficio dalle consulenze affidate allo studio per due ragioni: "i proventi professionali di quello studio vengono imputati al partner di riferimento e Figari non lo è mai stata per operazioni che hanno visto il coinvolgimento di Generali”. E perché "i compensi di Figari quale componente del consiglio vengono dedotti dalle spettanze di cui ha diritto per le attività di studio e che, pertanto, per la stessa il compenso percepito da Generali è neutro".
Figari, quindi, è stata confermata come consigliere indipendente nell'assemblea del 28 aprile.
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