Lo studio Gerardo Vesci ha assistito con successo Mercedes Benz Italia in un caso di contenzioso plurimo. Le domande di plurima impugnativa di licenziamenti collettivi - impugnati con intervento anche di una sigla sindacale - sono state rigettate con spese.
Il team dello studio è stato composto dai soci Gerardo Vesci (in foto) e Leonardo Vesci.
Il Giudice del Lavoro di Roma ha confermato il principio che in caso di licenziamenti collettivi accettati con verbale di conciliazione opera sia la decadenza legata alla mancata impugnativa entro i 60 giorni dal licenziamento sia l’inammissibilità dell’impugnativa del verbale di conciliazione inoppugnabile ex artt. 2113 c.c. e comunque non impugnato entro i sei mesi della norma previsti anche per le conciliazioni non sindacali.
Inoltre, il Giudice ha precisato che i presunti vizi volti a tentare di inficiare la sottoscrizione del negozio transattivo post licenziamento contrastano sia con le informazioni già contenute nella comunicazione di apertura della procedura poi conclusasi con accordo, sia con il fatto che nell’accordo contestato si dà espressamente atto che nel corso dei vari incontri tenuti l'azienda ha ampiamente illustrato anche alle parti sindacali le motivazioni alla base della procedura di licenziamento collettivo.
Infine, secondo il Giudice non può giustificarsi alcun ritardo nell’impugnativa per un'asserita non condivisione di dati economici e contabili in realtà immediatamente trasparenti, pubblici verificabili dal momento del deposito del bilancio (trattandosi di azienda con bilancio pubblicato e certificato).
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