Gianni & Origoni (TLIndex3) chiude il 2020 con un giro d’affari in calo a 150 milioni di euro dai 152 milioni del 2019, stando ai dati dichiarati dallo studio al Centro Studi TopLegal. La squadra di professionisti nel corso dell’anno si è ridimensionata a 332 unità dai 346 dell’anno precedente. Lo studio non ha comunicato il dato sull'utile.
Guidato dai guidato dai due co-managing partner Rosario Zaccà (in foto a sinistra) e Antonio Auricchio (in foto a destra), lo studio nel 2020 ha continuato a essere tra i protagonisti delle principali operazioni societarie e finanziarie realizzate nel Paese, che hanno visto quasi sempre in prima linea il name partner Francesco Gianni.
Tra queste, la complessa ristrutturazione del gruppo Astaldi e successiva fusione con Salini Impregilo, che ha portato alla nascita del colosso delle costruzioni Webuild, la fusione tra Nexi e Sia nel settore bancario, gli accordi tra Generali e Cattolica in quello assicurativo e il passaggio di Borsa italiana a Euronext in quello finanziario, la scissione di Aspi da Atlantia nelle infrastrutture, la nascita della media company della Lega serie A, la nascita di Fibercop e gli accordi tra Tim e Ardian in Inwit nelle Tmt.
Nonostante l’uscita di sei soci nel corso del 2020 (si veda il Lateral monitor 2020, pubblicato su TopLegal Review, nr febbraio/marzo 2021), Gianni & Origoni si mantiene tra le realtà più competitive sul mercato italiano, confermandosi al terzo posto del TopLegal Italy Index a fine aprile 2021. Nei primi quattro mesi del 2021 è entrato nello studio il socio Stefano Mele (cybersecurity), mentre sono usciti nel corporate i soci Renato Giallombardo e Gabriele Arcuri.
Lo studio ha dichiarato 57 equity partner alla fine del 2020, lo stesso numero comunicato nel 2019, e 55 soci salary (-2 rispetto all'anno precedente). Lo scorso anno TopLegal ha registrato l’uscita di cinque soci non equity e dell’ex name partner Roberto Cappelli. A seguito della sua uscita, lo studio, che nove anni fa aveva assunto il nome di Gianni Origoni Grippo Cappelli, è tornato a un’insegna a due nomi, Gianni & Origoni, quella dei co-fondatori Francesco Gianni e Gianbattista Origoni.
Gli of counsel in organico a fine 2020 sono 9, lo stesso numero dell'anno precedente. La riduzione più evidente tra il 2019 e il 2020 è avvenuta nelle seconde linee, con il numero di associate che è sceso a fine 2020 a 157 da 173 dell’anno precedente.
TopLegal ha calcolato per lo studio a fine 2020 una revenue per partner (Rpp) di oltre 1,3 milioni di euro, spalmata per i 57 soci e 55 soci salary, tra equity e salary, stabile rispetto a quella del 2019, e una revenue per lawyer (Rpl) di 445 mila euro dai 443 mila del 2019.
Gianni & Origoni è stato l’advisor che ha registrato nel primo trimestre 2021 il maggior numero di transazioni per un controvalore totale di 11 miliardi di euro, stando ai dati di merger market. Nel 2020 è stato il secondo advisor più attivo sul fronte M&A, con 49 operazioni per oltre 17 miliardi di euro, tra cui gli accordi tra gli eredi Caprotti per il controllo di Esselunga. Nel finance, ricordiamo il finanziamento Sace da 6 miliardi a Fca, a fianco di Intesa Sanpaolo. Nell’energy, l’ingresso di Snam in De Nora
A livello di trasparenza si segnala che lo studio ha sempre partecipato all’indagine di TopLegal relativa ai fatturati, operando tuttavia negli ultimi anni una disclosure parziale sui conti e una full disclosure sul numero dei professionisti oltre che sul numero dei soci equity.
L'analisi completa del Centro Studi TopLegal dedicata ai fatturati 2020 degli studi legali sarà pubblicata su TopLegal Review di giugno-luglio 2021.