Associate italiani più ricchi. E’ quanto emerge dal rapporto annuale di TopLegal sulle retribuzioni corrisposte dagli studi legali che operano in Italia ai propri collaboratori e pubblicato sul prossimo numero in uscita a dicembre (nelle librerie giuridiche riportate in punti vendita sul sito www.toplegal.it). A partecipare al sondaggio sono stati complessivamente 19 studi (lo scorso anno furono 15), di cui 7 italiani, 8 inglesi (compreso lo studio Dla Piper che in realtà è di matrice anglo americana) e 4 americani.
Le law firm nazionali hanno allineato i livelli retributivi dei propri associate a quelli degli studi esteri. Anzi, in alcuni casi essi risultano essere anche superiori, sfatando quindi il mito che gli studi inglesi o americani siano quelli più generosi sotto questo punto di vista. Chiomenti è sicuramente quello che ha destinato agli associate maggiori risorse del proprio budget, puntando sia sul recruitment sia sulla fidelizzazione. Le retribuzioni annue lorde degli associate nei primi tre anni sono aumentate da due mila fino a cinque mila euro l’anno, mentre più sostanziosi sono stati gli aumenti per coloro che sono più fedeli.
Per i collaboratori al quarto anno la retribuzione è aumentata di 20 mila euro (da 55 a 75), per quelli del quinto di 30 (da 60 a 90), per quelli del sesto di 50 (da 65 a 110), mentre per chi arriva al settimo anno lo stipendio è raddoppiato (da 70 a 140). Per l’ottavo anno la retribuzione è parcheggiata a un livello che oscilla tra i 150 e 300 mila euro. Anche NCTM ha rivisto al rialzo la fasce retributive, puntando però a fidelizzare i propri collaboratori. Per chi arriva al settimo anno, in questo caso, l’aumento si aggira intorno ai 30 mila euro. Stessa politica anche per Lombardi Molinari e associati che ha ritoccato soltanto le retribuzioni degli avvocati che arrivano al settimo annuo, il cui livello minimo è passato da 80 a 95 mila euro.
Pedersoli e associati, invece, per gli avvocati al primo anno prevede una retribuzione lorda annua di 40 mila euro. Per gli anni successivi non sono però previste fasce prestabilite di aumento, che scatta in base alla bravura e alla performance degli avvocati. Anche tra gli studi inglesi e quelli americani i livelli retributivi degli associate sono cresciuti.
I maggiori aumenti hanno interessato però coloro che raggiungono il settimo anno, che vedono così aumentare il loro stipendio annuo per una quota che oscilla tra i 20 e i 30 mila euro. Cleary Gottlieb si conferma comunque lo studio che punta sulle nuove leve, essendo disposta a pagare agli associate del primo anno una retribuzione pari a 75 mila euro l’anno. Menzione di "rilievo" per lo studio Gianni Origoni Grippo che rispetto all'anno scorso è stato l'unico a non aver comunicato i propri dati.