GLI AVVOCATI TIFANO PER LE LIBERALIZZAZIONI CONTRO I NOTAI

Chi pensava che agli avvocati le liberalizzazioni non piacciono dovrà ricredersi. I legali puntano a sostituirsi ai notai nei contratti di compravendita per immobili fino a 100 mila euro di rendita catastale. Il sogno potrebbe diventare realtà grazie a un disegno di legge in discussione alla commissione Attività produttive della Camera.
L’emendamento 41.03.00 (semplificazione del passaggio di immobili) prevede infatti di attribuire agli avvocati (e ai dirigenti comunali) l’autenticazione delle sottoscrizioni relative ad atti e dichiarazioni per la cessione o la donazione di immobili con valore catastale non superiore a 100 mila euro, ovvero per la costituzione o la modificazione dì diritti sui beni. Sulla proposta è partita l’azione di pressing della categoria. In prima fila c’è l’ordine di Milano con il presidente Paolo Giuggioli, che ha preparato anche una bozza di regolamento.
Su tutte le furie, invece, i notai che oggi hanno comprato degli spazi pubblicitari sui principali quotidiani nazionali per condannare questa possibile invasione di campo. Il presidente del Consiglio nazionale del notariato, Paolo Piccoli, dichiara che «non è possibile – senza gravissime conseguenze per la sicurezza delle contrattazioni, l’affidabilità dei pubblici registri, con pesanti rischi per i cittadini e per il sistema Paese – attribuire il controllo della legalità a soggetti privi di imparzialità e terzietà».
All’attacco dei notai ha risposto il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa (nella foto), sottolineando che «gli avvocati sono all’altezza del compito, visto che già ora definiscono i contratti. Si tratta di fare anche controlli sull’esistenza di gravami rispetto agli immobili trasferiti e di autenticare le firme».