Con il settlement il 5 dicembre dell’offerta pubblica di scambio obbligatoria lanciata da EssilorLuxottica sulle azioni di Luxottica, assistita nell'operazione da BonelliErede, e conclusasi con il raggiungimento del 93,3% del capitale della società target, si è ulteriormente perfezionata la combinazione che ha dato vita ad EssilorLuxottica, nato dalla fusione tra il gruppo dell'occhialeria fondato da Leonardo Del Vecchio e quello francese delle lenti.
BonelliErede ha affiancato Luxottica in questo percorso biennale con un team coordinato dal fondatore Sergio Erede e dal partner Stefano Cacchi Pessani (in foto), insieme alla managing associate Elisabetta Bellini; il partner Claudio Tesauro e il managing associate Leonardo Armati, hanno curato i profili antitrust; i partner Andrea Manzitti e Stefano Brunello i profili fiscali.
Bredin Prat ha agito al fianco di Luxottica per gli aspetti di diritto francese con i partner Sébastien Prat e Florence Haas.
Lo studio Cravath Swayne & Moore, invece, con il socio George Stephanakis, ha assistito Luxottica con riferimento alle attività negli Usa legate all’operazione.
Cleary Gottlieb, invece, ha assistito Essilor nell’intera operazione con un team multigiurisdizionale composto da Giuseppe Scassellati Sforzolini, Gerolamo da Passano, Nicole Puppieni, Gabriele Barbatelli e Roberto Storlazzi in Italia, Pierre-Yves Chabert ed Eole Rapone in Francia, e John Brinitzer e Fernando Martinez per i profili di diritto statunitense. Mario Siragusa, François–Charles Laprevote, Saverio Valentino, Séverine Schrameck e, negli Stati Uniti, David Gelfand e Daniel Culley si sono occupati degli aspetti antitrust, mentre Vania Petrella, Anne-Sophie Coustel, Gianluca Russo e Cécile Mariotti hanno curato i profili fiscali dell’operazione. Carlo de Vito Piscicelli e Alessandro Gennarino, invece, hanno assistito Essilor nel finanziamento ponte di 3.200.000.000 di euro relativo alla componente in denaro della procedura di sell-out che farà seguito all’offerta di scambio
La combinazione in un unico gruppo da circa 140mila dipendenti era stata annunciata nel gennaio 2017 e ha poi ricevuto i via libera necessari delle commissioni antitrust di Stati Uniti, Unione Europea, Brasile, Canada e Cina.