Si è conclusa l’operazione di rafforzamento della partecipazione detenuta in Azimut dal patto parasociale rappresentato da Timone Fiduciaria, assistita da Latham & Watkins e da Ac Firm.
L’operazione è stata realizzata da Timone mediante l’acquisto di 7 milioni di azioni ordinarie Azimut ed è stata assistita da un finanziamento bancario. Peninsula Investments II, attraverso una propria società controllata, parteciperà all’operazione in qualità di investitore finanziario aderendo al patto parasociale e acquistando circa 3 milioni di azioni ordinarie Azimut con un’operazione di acquisto a termine.
Il team di Latham & Watkins è stato guidato da Antonio Coletti (in foto) ed era composto dal counsel Isabella Porchia e dagli associate Gabriele Pavanello e Luca Maranetto.
Peninsula è stata assistita, per i profili legali, da Rcc e da Van Campen Liem. Il team di Rcc è stato formato da Michele Crisostomo e Nicola Caielli.
La banca finanziatrice di Timone è stata assistita da Gitti con un team multidisciplinare coordinato da Gregorio Gitti e guidato, quanto agli aspetti di banking and finance, da Daniele Cusumano, con la collaborazione di Eugenio Maria Mastropaolo, per gli aspetti regulatory, e Gianluigi Strambi, per gli aspetti tax.
Per effetto delle due operazioni, la partecipazione complessivamente detenuta dal patto rappresentato da Timone nel capitale di Azimut, includendo la quota potenziale di Peninsula, passerà dal 16,4% al 24,2% del capitale sociale al netto delle azioni proprie (dal 15,8% al 23,3% del capitale sociale complessivo).
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