Quasi un anno di consulenza legale pro bono. Con il coinvolgimento di sei dipartimenti (amministrativo, fiscale, societario, commerciale, ip, labour). E una quantità di aspetti da regolare: gestione del marchio, appalti, gare, contratti di locazione, contratti di lavoro e sicurezza sul posto di lavoro. Sono i numeri dell'assistenza legale prestata da Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (Gop) in occasione del VII Incontro mondiale delle famiglie, che si svolgerà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno. E porterà Benedetto XVI nella città della Madonnina il 2 e 3 giugno.
Un mandato (anche se la parola è impropria data la gratuità della prestazione) conferito allo studio dall'Arcidiocesi, dopo due incontri preliminari, seguiti a una segnalazione del presidente del consiglio notarile di Milano, Domenico De Stefano, che aveva collaborato in passato con la socia amministrativista di Gop Maria Grazia Lanero. Ed era stato nominato membro di una commissione costituita per affiancare la Fondazione Milano Famiglie 2012. Organizzazione no profit che, insieme alla srl Società F. 2012, è nata in seno all'Arcidiocesi per coordinare l'evento.
Un "grande evento". Non solo a parole, ma anche a livello giuridico, per decisione del Decreto del Consiglio dei Ministri 6/10/11. «Ma un grande evento particolare, non accompagnato dal riconoscimento dei poteri in deroga e con una simile complessità organizzative è stato qualcosa di eccezionale», spiega a TopLegal la Lanero, responsabile della gestione dell’incarico. E continua: «Per la prima volta il commissario delegato dal Governo all'organizzazione del grande evento (il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi ndr) non si è potuto avvalere di alcun onere a carico della finanza pubblica, né di poteri straordinari in deroga». Vale a dire che non è stata bypassata in alcun modo la normativa ordinaria e neppure la macchina burocratica. «Eppure - commenta Lanero – in quest’ ultimo anno, le Amministrazioni e gli Enti hanno raggiunto tutti gli obiettivi prefissati nei termini. E’ una esperienza significativa a dimostrazione che, alla fine, non sono le norme (troppo spesso addebitate di essere troppe, farraginose e complesse) a non funzionare e a paralizzare le istanze private, bloccando i progetti, ma i meccanismi che li applicano. Morale: se si condividessero con le Amministrazioni degli obiettivi, gli interessi pubblici e privati verrebbero adeguatamente tutelati e la macchina amministrativa funzionerebbe bene».
Uno degli aspetti più complessi da regolare è stata la location scelta per gli eventi del 2 e 3 giugno: l'aeroporto di Bresso, all'interno del Parco Nord, e la realizzazione delle opere di allestimento. Il sito, posto all’interno del Parco Nord, è demanio aeroportuale, per il quale è stato necessario rispettare norme paesaggistiche, urbanistiche, edilizie e di sicurezza particolari. «Per raccogliere tutte le autorizzazioni e i pareri sono state attivate due conferenze di servizi - continua Lanero -. Una prima volta, per dotare di un titolo giuridico le due entità costituite dall'Arcidiocesi (Fondazione Milano Famiglie e Società F.), permettendo loro di occupare il sito. Una seconda, per autorizzare tutte le opere costruite per l'occasione: dal palco papale, alle piattaforme strutturali, dalle recinzione e ai varchi, ai servizi».
A quasi un anno dall'avvio dei lavori, l'attesa è arrivata alle battute finali. «I collaudi sono venerdì e stiamo chiudendo gli ultimi contratti - conclude Lanero -. Naturalmente rimarremo allertati fino alla conclusione della settimana».
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