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Gop e Sticchi Damiani con ArcelorMittal nei ricorsi sull’Aia di Taranto

Le decisioni del Consiglio di Stato hanno statuito che i ricorsi straordinari proposti da Codacons e Peacelink debbano essere integralmente respinti

03-07-2019

Gop e Sticchi Damiani con ArcelorMittal nei ricorsi sull’Aia di Taranto

 
Gianni Origoni Grippo Cappelli con i partner Francesco Gianni, Antonella Capria ed Elisabetta Gardini (in foto), coadiuvati dallo studio Sticchi Damiani, hanno assistito con successo Am InvestCo Italy, controllante della società che gestisce lo stabilimento siderurgico ex-Ilva di Taranto, nei ricorsi straordinari proposti da Codacons e Peacelink contro il Dpcm 29 settembre 2017. 
 
Le decisioni del Consiglio di Stato hanno statuito che i ricorsi delle due associazioni debbano essere integralmente respinti. 
 
Il Consiglio di Stato ha chiarito che il Dpcm, che rappresenta l’autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento di Taranto, non viola in alcun modo la disciplina nazionale e comunitaria visto che il piano contiene «molteplici e diffusi interventi di tutela ambientale e sanitaria secondo un preciso cronoprogramma» ed è stato adottato all’esito di «un doveroso bilanciamento tra le esigenze di tutela ambientale e di tutela della salute della popolazione di Taranto».
 
Inoltre il Consiglio di Stato ha ritenuto infondati i dubbi di costituzionalità sollevati in merito alla proroga dei termini per l’adempimento del piano ambientale ed ha statuito che tali termini riflettono, invece, «un equo bilanciamento e contemperamento dei plurimi interessi coinvolti», tenuto anche conto del fatto che agli interventi deve provvedere un nuovo operatore, non responsabile dei passati ritardi e che il piano in questione prevede numerosi interventi a breve scadenza. 
 
Infine, anche rispetto alla sentenza del 24 gennaio 2019 con cui la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia sul caso Ilva per i danni causati dallo stabilimento alla salute dei ricorrenti, il massimo organo di giustizia amministrativa ha riconosciuto che tale pronuncia ha preso a riferimento un periodo temporale assai risalente nel tempo e certamente precedente al subentro di ArcelorMittal, con la conseguenza che tale sentenza non può e non deve avere impatti sull’attuazione di un piano ambientale che, invece, è volto proprio alla maggior tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini di Taranto. 
 

 

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Sticchi Damiani, Gianni & Origoni FrancescoGianni, AntonellaCapria, ElisabettaGardini Codacons, ArcelorMittal, Am Investco Italy


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