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Gop, Nctm e Pedersoli nell’accordo tra Vodafone, Tim ed Inwit

Nell’accordo per la condivisione della rete mobile, Gianni Origoni Grippo Cappelli e Nctm hanno assistito, rispettivamente, Tim e Vodafone. Inwit è stata assistita da Pedersoli e Allen & Overy

26-07-2019

Gop, Nctm e Pedersoli nell’accordo tra Vodafone, Tim ed Inwit


Gianni Origoni Grippo Cappelli e Nctm hanno assistito, rispettivamente, Tim e Vodafone nell’accordo per la condivisione della componente attiva della rete 5G, la condivisione degli apparati attivi della rete 4G e l’ampliamento dell’attuale accordo di condivisione delle infrastrutture di rete passive. L’accordo prevede l’integrazione delle infrastrutture passive di rete di Inwit e Vodafone grazie all’incorporazione da parte di Inwit delle torri di Vodafone Italia (Vodafone Towers), dando vita alla più grande Towerco italiana e la seconda in Europa con 22mila torri, che sarà controllata congiuntamente da Tim e Vodafone con una partecipazione paritetica. Nel progetto, Inwit è stata affiancata da Pedersoli, che ha prestato assistenza nella negoziazione e stipula del Framework Agreement del 26 luglio 2019 con la propria controllante Tim, Vodafone Italia e il socio unico di quest’ultima Vodafone Europe Bv volto a disciplinare i termini e le condizioni di un'operazione, unitaria e inscindibile, finalizzata al consolidamento della proprietà delle infrastrutture passive di rete di Vodafone in Inwit.

In conseguenza del rapporto di controllo esistente tra Tim e Inwit e della significatività dell’operazione, la stessa costituisce un’operazione tra parti correlate di “maggiore rilevanza” ai sensi del “Regolamento operazioni con parti correlate” adottato da Consob. Pertanto il Consiglio di Amministrazione di Inwir ha approvato l’operazione e la sottoscrizione del Framework Agreement previo ottenimento del parere favorevole del relativo Comitato Parti Correlate che è stato assistito, in qualità di esperto legale indipendente da Allen & Overy.
 
Gop ha assistito Tim con un team coordinato dai partner Francesco Gianni e Alfredo D’Aniello, coadiuvati dall’of counsel Giulia Staderini, i counsel Chiara Gianni e Filippo Ughi e le associate Lavinia Bertini e Caterina Pistocchi che hanno seguito la parte M&a ed i contratti commerciali. I partner Piero Fattori e Salvatore Spagnuolo hanno seguito gli aspetti antitrust e Antonello Lirosi gli aspetti di golden powers; i partner Luciano Acciari, Fabio Chiarenza, coadiuvati dai counsel Sandro Maria Galardo, Francesca Staffieri e l’associate Carmen Pisani, hanno seguito i profili tax.  
 
Il team di Nctm è stato coordinato dagli equity partner Vittorio Noseda e Matteo Trapani, coadiuvati dalla salary partner Lucia Corradi per gli aspetti corporate; l’equity partner Carlo Grignani e il salary partner Jacopo Arnaboldi hanno seguito i temi e contratti Ict, l’equity partner Luca Toffoletti e il salary  partner Alessandro De Stefano la parte antitrust, l’equity partner Federico Trutalli e il salary partner Andrea Mantellini i profili tax e l’equity partner Alessandra Stabilini la parte di capital markets.
 
Il team di Pedersoli è stato coordinato dall’equity partner Carlo Pedersoli, con l’equity partner Andrea Gandini, coadiuvati dall’equity partner Diego Riva, dalla partner Marida Zaffaroni e dalla junior partner Francesca Leverone per il profili M&a ed i contratti commerciali, dall’equity partner Davide Cacchioli e dal partner Alessandro Bardanzellu per gli aspetti antitrust e golden power, mentre l’equity partner Maura Magioncalda con il senior associate Michele Parlangeli e l’associate Giuseppe Smerlo hanno seguito il rilascio dei binding commitments dalle banche finanziatrici. La junior partner Francesca Leverone ha curato la parte Capital Market.

Il team di Allen & Overy è stato coordinato dal partner Paolo Ghiglione coadiuvato dal senior associate Marco Biallo.

Il Framework Agreement prevede: (i) l’acquisto del 43,4% del capitale sociale di Vodafone Tower (società che sarà costituita da Vodafone Europe BV mediante scissione del Ramo Tower) al prezzo di  2.140 mln; e (ii) la fusione per incorporazione di Vodafone Tower in Inwir con emissione a favore di Vodafone Europe Bv di 360 milioni azioni ordinarie Inwit (rappresentative del 37,5% del capitale sociale) ammesse a quotazione. L’operazione prevede, inoltre, con tempistiche diverse, la sottoscrizione di diversi contratti commerciali. In particolare i nuovi contratti di servizio di lunga durata (Master Service Agreement) entreranno in vigore al perfezionamento della fusione e consentiranno alla nuova Inwit di mettere in sicurezza oltre 700mln di ricavi.

L’esecuzione della fusione è subordinata al verificarsi di diverse condizioni e si prevede che possa ragionevolmente perfezionarsi nel corso del primo semestre 2020. 

 

Notizia integrata il 30 luglio 2019 alle ore 18,07: si integra inserendo ruolo e team di Allen & Overy e completando il team di Pedersoli

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