Gianni Origoni Grippo Cappelli, con un team composto dai soci Antonio Lirosi e Marco Martinelli (in foto), coadiuvati dall’associate Maria Giulia Tracagni, ha difeso con successo Equitalia in due distinti ricorsi proposti al Tar Lazio, entrambi relativi alla gara indetta dalla stessa Equitalia per l’acquisizione di servizi informativi per la manutenzione, anche evolutiva, di sviluppo software, assistenza specialistica e di supporto agli utenti del Sistema Unico della riscossione. I legali sono stati affiancati dall’ufficio legale di Equitalia coordinato da Laura Salvati.
Nel respingere il primo ricorso, proposto dal raggruppamento capitanato dalla società Infogroup Informatica e Servizi Telematici, il Tar con sentenza n. 3928/17, ha riconosciuto la legittimità dell’esclusione del raggruppamento ricorrente disposta da Equitalia per aver una delle sue mandanti perso, nelle more della procedura di gara, un requisito generale di partecipazione, essendo stato riscontrato a suo carico un Durc (documento unico di regolarità contributiva) negativo.
Nel respingere anche il secondo ricorso, proposto dalla società Cadit avverso l’aggiudicazione della suddetta gara in favore del Rti capitanato da Engineering Ingegneria Informatica, il Tar con sentenza n. 3927/17, ha anzitutto riconosciuto legittima, sotto ogni profilo, la verifica di congruità dell’offerta dell’aggiudicatario espletata da Equitalia. In seguito il Tar, nell’esaminare la censura, dedotta in via subordinata, sull’asserita illegittimità dell’intera gara per pretesa impossibilità o illiceità dell’oggetto, l’ha ritenuta inammissibile per tardività e acquiescenza e comunque inidonea a riverberarsi in profili di illegittimità del bando, riguardando semmai un diverso piano, vale a dire quello civilistico relativo alla proprietà intellettuale.
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