Con sentenza n. 2481 del 26 maggio 2017, il Consiglio di Stato ha rigettato gli appelli con cui le Associazioni Codacons e Acqua Bene Comune avevano contestato il Metodo Tariffario Transitorio del servizio idrico integrato, introdotto dall'Aeegsi con delibera n. 585/2012/R/IDR.
Le appellanti sostenevano che il Metodo Tariffario Transitorio avesse reintrodotto, fra i criteri per la definizione della tariffa del Sii, anche quello della remunerazione del capitale investito, in violazione degli esiti del referendum del 2011 sulla c.d. "acqua pubblica".
Il Consiglio di Stato, nel respingere gli appelli, ha invece accolto la tesi dell'Autorità e delle controinteressate Publiacqua e Acea Ato2 - entrambe società del gruppo Acea, assistite da Gpa con un team composto da Eugenio Bruti Liberati (in foto), Alessandra Canuti e Daniele Giambarini - e riconosciuto la piena coerenza del metodo tariffario rispetto agli esiti referendari.
Secondo il giudice, infatti, le politiche tariffarie dei servizi di interesse economico generale, anche in esito alla consultazione, non possono prescindere dalla necessità di assicurare agli operatori la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio (inclusi i costi di capitale) ed il metodo introdotto dall'Aeegsi deve ritenersi idoneo e non eccedente rispetto a tale scopo.
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