Con sentenza n. 1594 del 13 marzo 2018, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello promosso da un operatore economico contro la sentenza di primo grado del Tar del Lazio, favorevole a Bim - Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni -, assistita da Gpa con un team composto da Eugenio Bruti Liberati (in foto) e Gianluca Cavalieri.
Con il ricorso introduttivo del giudizio, l’operatore contestava la preferenza accordata dalla liquidazione coatta amministrativa di Veneto Banca all’offerta formulata da un concorrente nell’ambito della procedura di vendita del pacchetto azionario di maggioranza di Bim, sostenendo l’uso illegittimo della discrezionalità riconosciuta ai commissari, sul presupposto che tale procedura avesse natura pubblicistica.
Il Consiglio di Stato, che in proposito ha confermato l’orientamento espresso in primo grado dal Tar del Lazio, ha dichiarato il proprio difetto di giurisdizione, aderendo alla tesi sostenuta anche da Bim e riconoscendo la natura privatistica della procedura di vendita disposta dalla liquidazione coatta amministrativa.
Secondo il Giudice, infatti, gli atti assunti dai commissari liquidatori nelle procedure di vendita non assumono rilevanza diretta sul piano pubblicistico, essendo viceversa finalizzati alla massimizzazione dell’attivo, nell’interesse – squisitamente privatistico – dei creditori.
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