Il Tribunale di Milano «non
ha in alcun modo “dato ragione” ai Malacalza circa la revoca del
sequestro della registrazione, revoca che infatti è stata confermata,
bensì si è semplicemente limitato a disporre la compensazione delle
spese legali per entrambe le fasi del giudizio cautelare, riformando
solo su questo aspetto la decisione del giudice dott. Mambriani che,
oltre a revocare il sequestro, aveva anche condannato Malacalza al
pagamento delle spese legali, liquidate in 10.000,00 euro». Lo precisa lo studio Lombardi Molinari che ha chiesto una rettifica a un precedente pezzo pubblicato sul sito di TopLegal, intitolato "Gpi, accolto reclamo dei Malacalza" (https://www.toplegal.it/news_gpiaccoltoreclamodeimalacalza_11463.aspx).
«La revoca del sequestro della registrazione - aggiunge lo studio - inizialmente concessa dal giudice dott. Mambriani, inaudita altera parte, resta ferma: la decisione del Tribunale in sede di reclamo si è soltanto limitata a modificare il regime delle spese legali, compensandole fra le parti».
Nella foto, il presidente di Gpi Marco Tronchetti Provera.
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