Il Tribunale ordinario di Roma ha respinto le pretese di Opel Italia che, con un provvedimento d’urgenza, aveva richiesto la restituzione alla ex concessionaria veneziana Autosanlorenzo di 170 autovetture del valore di quasi 4 milioni di euro.
Autosanlorenzo, che lo scorso 13 giugno ha presentato domanda di concordato preventivo c.d. “in bianco”, è stata assistita da Marco Greggio (in foto) e Filippo Greggio, dello studio Greggio, nonché da Enrico Gasparini.
Opel Italia è stata assistita da Maurizio Rossi dello studio Rossi.
Il giudice Lorenzo Crisafulli del Tribunale di Roma, con ordinanza del 13 agosto, ha dichiarato inammissibile il ricorso d’urgenza e condannato Opel al pagamento delle spese di lite, sulla base del principio secondo cui “Nulla impedisce, al terzo che si assuma proprietario di un bene che si trovi, per qualsiasi ragione, nella disponibilità del debitore ammesso alla procedura, di rivendicarlo, o di chiederne il rilascio o la riconsegna, eventualmente invocando la caducazione del titolo in base al quale il bene è utilizzato dal debitore stesso”, ma l’azione – continua l’ordinanza – deve essere proposta “nelle forme della cognizione ordinaria, che consentono, all’esito del giudizio, di acquisire, attraverso il giudicato, una certezza definitiva sull’assetto del bene controverso e dei diritti che su di esso si esercitano legittimamente”.
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