A confermare la chiusura definitiva, una comunicazione interna inviata la settimana scorsa dal patriarca dello studio Vittorio Grimaldi (in foto) a tutti gli avvocati e personale dipendente dello studio. Nella e-mail Grimaldi ha annunciato lo scioglimento dello studio a seguito delle deliberazioni dell’assemblea dei soci.
Lo studio di circa 60 avvocati e un fatturato annuo di 25 milioni di euro, terminerà la propria attività il 31 dicembre 2011, meno di dieci anni della sua “rinascita” nel 2002.
Come anticipato da TopLegal.it (23 novembre), Grimaldi e Associati navigava in acque agitate da diversi mesi durante i quali si sono registrate defezioni di soci importanti.
Ma, l’immediata causa dello sconvolgimento risale all’uscita del co-fondatore Roberto Cappelli, tra i più influenti dei soci e consulente di fiducia di Unicredit. Dopo un mese di trattative, all’inizio di dicembre Cappelli è approdato in Gianni Origini Grippo & Partners insieme a 10 professionisti. L’accordo per il suo ingresso ha compreso il passo storico, da parte del nuovo studio, di integrare la propria denominazione sociale in Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners.
Poco dopo l’uscita di Cappelli, il 21 novembre, altri due soci hanno fatto le valigie: Daniela Troilo e Roberto Rio, quest’ultimo passato a Grasso La Torre Morgese Cesaro.
Secondo fonti interne, starebbe per entrare in uno studio internazionale con la sua squadra il socio Francesco Novelli, noto per la sua attività in ambito progetti. Le sorti dei 12 soci restanti, tra cui Valerio Di Gravio (corporate/M&A) e Francesco Sciaudone (competition/EU law), rimangono ancora incerte.
Grimaldi sembra aver lamentato la mancanza di disponibilità da parte dei soci di peso a portare avanti l’associazione professionale a seguito del terremoto provocato dall’uscita di Cappelli. Sempre secondo fonti interne, la richiesta di rilanciare lo studio sotto l’egida di Vittorio Grimaldi è stato respinto dallo stesso Grimaldi per motivi di età.
Grimaldi e Associati, fondato nel 1993, si è fuso con Clifford Chance, all’epoca lo studio legale più grande del mondo, nel 1994. A seguito di una scissione burrascosa, il gruppo di Grimaldi ha ripreso la strada dell’indipendenza nel 2002, annunciando la sua “rinascita” su un noto quotidiano italiano.
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