Grimaldi, con un team coordinato dal managing partner Francesco Sciaudone (in foto) e da Simona Frazzani, della sede di Bruxelles, si è aggiudicato tre contratti con la Dg Fisma - Direzione Generale della Commissione europea che si occupa di Stabilità finanziaria e dei mercati dei capitali, responsabile della politica dell'Ue in materia di banche e finanza.
Il primo riguarderà le differenze tra i regimi nazionali di insolvenza bancaria e sulla loro possibile armonizzazione (collaboreranno unitamente allo studio Valdani Vicari e Brugel). Lo studio si inserisce nel piano di lavoro della Commissione europea per il rafforzamento dell’Unione Bancaria, con particolare riferimento al secondo pilastro, il Meccanismo di Risoluzione Unico. Molti elementi di questo pilastro, infatti, fanno rinvio alle norme nazionali in materia di insolvenza bancaria che non sono armonizzate, in particolare quelle relative alla gerarchia dei creditori, contribuendo alla frammentazione del sistema. Lo studio si propone quindi di analizzare la situazione a livello di Stati membri e di valutare l’impatto di possibili iniziative europee di armonizzazione.
In materia di principi contabili, Grimaldi a seguito della gara vinta dovrà realizzare uno studio sull’applicazione degli Ifrs ai bilanci delle banche, di fuori del perimetro obbligatorio dei bilanci consolidati delle imprese quotate e l’utilizzo, in ciascuno Stato membro, delle opzioni previste dal Regolamento Ias. In tale contesto, verranno analizzate le interazioni tra gli Ifrs e la direttiva relativa ai conti annuali ed ai conti consolidati delle banche, con focus particolare sull’Ifrs 9 – Strumenti finanziari. Lo scopo dello studio sarà quello di evidenziare la situazione corrente e gli impatti aggregati delle differenze contabili sui requisiti di capitale, di liquidità e sui coefficienti di leva (allo studio collaboreranno Vva, Ecorys e Spark).
Infine, con lo studio che si è aggiudicato in materia di servizi finanziari, Grimaldi preparerà una valutazione d’impatto sull’attitudine dei consumatori europei a cambiare il fornitore di servizi finanziari al dettaglio (in particolare, depositi bancari, mutui, assicurazioni, prodotti pensionistici integrativi) e sugli ostacoli legali e commerciali che ancora esistono a livello nazionale e che possono impedire di beneficiare di migliori opportunità di mercato (lo studio vedrà la collaborazione di Icf Consulting).