Nella storia di Grimaldi e associati spunta un piano-continuità.
Secondo quanto trapela dallo storico studio di Roma, si lavora per un futuro che potrebbe riservare sorprese positive.
Ieri, in serata, è stato diffuso un comunicato firmato dallo stesso Vittorio Grimaldi (in foto): «Con riferimento alle recenti notizie apparse sulla stampa ritengo opportuno precisare che lo studio Grimaldi e Associati svolge e continuerà a svolgere regolarmente la propria attività professionale presso le sedi di Roma, Milano e Bruxelles».
Una nota che trasferisce un messaggio alla preziosa clientela della boutique: le squadre di avvocati resteranno al servizio dei clienti, nelle medesime sedi e sotto la stessa insegna.
Fonti vicine al fondatore spiegano a TopLegal che la fase è estremamente delicata, e come sia in atto un confronto tra l'avvocato Grimaldi e i suoi più stretti collaboratori sulla continuità dello studio.
Di certo, è stata avviata una procedura di liquidazione dell'associazione. Ma si tratta, spiegano da Roma, di una fase contabile, per azzerare i conti con il pregresso, in sostanza con l'associazione che faceva riferimento alla partnership con Roberto Cappelli, il co-fondatore approdato in Gianni Origoni Grippo & partners a inizio novembre.
La liquidazione (che durerà sei mesi) metterà sì una parola “fine”, con scadenza il 31 dicembre 2011. Ma sarà la “fine” della storia di Grimaldi e Associati così come è stata fino a oggi. Ciò che sorgerà dalle sue ceneri ancora non è definito. In ogni caso, lo studio romano ha lanciato un segnale esplicito.
A prescindere da quella che sarà la nuova formula, l'obiettivo è quello di garantire continuità all'attività di una delle più affermate boutique del diritto italiane.
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