È definitiva la sentenza del Consiglio di Stato che rimette in gioco il raggruppamento temporaneo di imprese Centropadane, assistito da Claudio Guccione di Orrick Herrigton & Sutcliffe e da Giovanni Pellegrino della boutique romana omonima, nella corsa ai lavori per l’Autostrada Cremona Mantova che valgono 800 milioni di euro. Si conferma così l’esito dell’ordinanza del giudice (si veda TopLegal.it del 15/03/2007) che accoglieva la posizione dei legali di CentroPadane, i quali ritenevano illegittima la candidatura del costruttore Pizzarotti, Sanef e Eiffage (arrivato terzo in graduatoria) e di conseguenza non valida la gara. Infatti l’appalto dell’autostrada era stato vinto in un primo momento dall’associazione temporanea di imprese (Ati) Cintra Merloni, mentre CentroPadane che è stato anche l’ideatore di tutto il progetto, è arrivato secondo.
Nel calcolo del punteggio però, lo scarto tra le due Ati era emerso nel confronto indiretto con Pizzarotti. Nel confronto diretto tra Cintra e CentroPadane paradossalmente vinceva CentroPadane. Ora bisognerà attendere le motivazioni della sentenza (attese per giugno) per sapere se verrà indetta una nuova gara o se l’appalto passerà in automatico a Centropadane. Se verranno confermate le motivazioni dell’ordinanza, il progetto passa in automatico a quest’ultima.
Si chiude così dopo oltre un anno la battaglia giudiziaria sull’asse autostradale padano, e ne escono sconfitti i difensori di Cintra Merloni (Angelo Clarizia e Mario Sanino, e Antonio Lirosi partner di Gianni Origoni Grippo).
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