Claudio Guccione e Luisa Torchia sono i due professionisti che, dallo scontro al Tar Lazio tra concessionarie autostradali e Anas, hanno guadagnato il maggior numero di ingaggi. Le società chiedevano l’annullamento del provvedimento attraverso cui l'Anas ha deciso che le concessionarie devono procedere ad accantonare in bilancio - nel passivo dello stato patrimoniale - le riserve inutilizzate. Questa disposizione chiedeva una modifica sostanziale dei piani di investimento delle società autostradali. I ricorsi però sono stati sospesi lo scorso 22 novembre dal giudice amministrativo il quale si è detto non competente in materia, rimandando la questione ai giudici ordinari. Secondo fonti interne a TopLegal, la non competenza del Tar è un sottile rimando agli obblighi contrattuali tra le parti. In buona sostanza non sarebbe ammessa un’interferenza dell’ente pubblico negli accordi privati tra concessore e concessionaria. Guccione ha assisto: Autovie Venete, l'autostrada Torino-Ivrea Valle D'Aosta, la società autocamionale della Cisa, l’autostrada dei Fiori, la ligure toscana, la società italiana traforo autostradale del Frejus e le autostrade Valdostane. In numerose occasioni il partner romano di Orrick Herrington & Sutcliffe è stato affiancato da Umberto Giardini, in una da Giovanni Magnoni. Torchia invece ha seguito: Autostrade per l'Italia, Raccordo autostradale della Valle D'Aosta, la strada dei Parchi, la Torino-Savona, le autostrade meridionali, l’autostrada tirrenica e la tangenziale di Napoli. Torchia ha operato spesso assieme a Tommaso di Nitto. L’autostrada Torino-Alessandria-Piacenza è stata difesa da Giuseppe Franco Ferrari, Umberto Giardini e Giovanni Balocco. L’Anas è stata seguita dall’avvocatura dello Stato.