Claudio Guccione (in foto), partner di P&I Guccione, insieme con i legali della Provincia di Bolzano ha assistito lo stesso ente ottenendo una importante pronuncia della Corte di Giustizia Europea (C-178/16 del 20.12.2017) in relazione alla compatibilità comunitaria della disciplina nazionale che dispone l'esclusione dalle gare per condanne in capo ad amministratori cessati dalla carica.
L’Ati tra le imprese Ing. E. Mantovani e Guerrato era assistita da Maria Alessandra Sandulli e Luca Antonini.
In particolare, il Giudice comunitario, aderendo alla tesi prospettata dalla Provincia, ha ritenuto conforme al diritto comunitario l’art. 38 del D.Lgs. n. 163/2006 ove consente alle stazioni appaltanti di (i) prendere in considerazione una condanna penale inflitta all’amministratore cessato dalla carica per un reato che incide sulla sua moralità professionale, benché la condanna non fosse all’epoca definitiva; (ii) di escludere dalla partecipazione all’appalto la predetta impresa concorrente, per non essersi dissociata in maniera completa, tempestiva ed effettiva dalla condotta penalmente sanzionata dell’amministratore; e (iii) di considerare grave errore nell'esercizio dell'attività professionale sanzionabile con l'esclusione dalla gara - ed è questa una novità senza precedenti - la mancata dichiarazione di tale condanna intervenuta in corso di gara.
La parola torna ora al Consiglio di Stato per la decisione di merito.
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