Hogan Lovells ha chiuso il 2019 con un fatturato in Italia di 35,4 milioni di euro. L’incremento rispetto al 2018 è di 1,4 milioni di euro, pari a una crescita del 4,1 per cento. Secondo quanto comunicato dalla firm britannica al Centro Studi di TopLegal, il 2018 terminava con un fatturato pari a 34 milioni. Il posizionamento dell'insegna, i cui uffici italiani sono coordinati dal managing partner Luca Picone (in foto), si mantiene quindi stabile nell’ambito degli studi più competitivi in Italia.
Da anni nella TL25, la classifica di TopLegal riguardante i principali studi operanti in Italia, Hogan Lovells si attesta all’undicesima posizione nel TopLegal 40 Index, il nuovo indice creato da TopLegal che raggruppa le 40 insegne a maggiore densità di eccellenza in Italia.
Il numero di professionisti dello studio è cresciuto a 95 unità, di cui un commercialista, dagli 81 professionisti indicati nel 2018. I soci salgono a 21 dai 20 dell'anno precedente. Resta invariato, invece, il numero di equity partner a 13. La compagine dei partner è rimasta stabile in Hogan Lovells nel 2019 e gli inserimenti hanno riguardato soprattutto figure con minore seniority. La firm nel corso dell’anno ha visto anche la promozione interna alla partnership dell’esperto privacy Massimiliano Masnada. Incrociando i dati forniti dallo studio, TopLegal ha calcolato per lo studio una revenue per partner (Rpp) di quasi 1,7 milioni di euro – spalmata per i 21 soci, tra salary ed equity – e una revenue per lawyer (Rpl) di poco inferiore a 373 mila euro.
Lo studio non ha indicato al Centro Studi di TopLegal le practice con un fatturato in crescita nell'ultimo anno fiscale. TopLegal, tuttavia, ha ricostruito nel 2019 una decisa presenza di Hogan Lovells in tre aree: nel finance, soprattutto nelle emissioni obbligazionarie e nelle cartolarizzazioni; nell’Ip, dove da una recente ricerca di TopLegal è emersa tra le insegne maggiormente ricettive delle necessità dei clienti; e nei contenziosi, dove ha assistito Google ottenendo il respingimento del ricorso avversario al servizio My Business.
In termini di trasparenza, si segnala che Hogan Lovells partecipa dal 2014 alla ricerca del Centro Studi di TopLegal dedicata ai fatturati. Lo studio è solito comunicare il proprio fatturato, il numero di professionisti che lavorano al suo interno - e nello specifico le donne presenti in studio - e il numero di soci equity. Non comunica il dato sull'utile.
L’analisi completa del Centro Studi di TopLegal dedicata ai fatturati 2019 degli studi legali, alla sua settima edizione, verrà pubblicata su TopLegal Review di giugno-luglio.
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