In pillole

I CONTENZIOSI DELLA SETTIMANA (05/07) (2)

05-07-2012

I CONTENZIOSI DELLA SETTIMANA (05/07) (2)

Mcm vince con il Sole 24 Ore - Gianluca De Cristofaro, socio e responsabile del dipartimento di IP & IT di Mcm Avvocati, ha assistito Il Sole 24 Ore in un procedimento d’urgenza promosso avanti il Tribunale di Bologna nei confronti di una società attiva nell’editoria on demand e business information.
Il Sole 24 Ore aveva rilevato degli utilizzi anomali di alcune credenziali di accesso ai prodotti editoriali online e, a seguito di ulteriori indagini ha individuato un sistema di aggiramento delle misure tecnologiche poste da Il Sole 24 Ore a protezione dei propri prodotti editoriali online realizzato dalla resistente.
Il Tribunale di Bologna, accogliendo integralmente il ricorso, ha disposto a carico della resistente un ordine di inibitoria, rafforzato da penali, dell’ulteriore diffusione non autorizzata di credenziali di accesso ai prodotti editoriali online de Il Sole 24 Ore e, in particolare, della messa a disposizione di terzi del sistema di aggiramento delle misure tecnologiche poste da Il Sole 24 Ore a protezione dei propri prodotti.

In tribunale c’è terzo e terzo – Con la sentenza del 26 giugno 2012 il tribunale di Milano ha creato un precedente dichiarando il proprio difetto di giurisdizione sulla domanda di chiamata in causa di terzo in garanzia svolta da una convenuta, società straniera, nei confronti di Ubs sa, banca di diritto svizzero con sede a Zurigo e a Basilea. Ad assistere Ubs gli avvocati Giuseppe Calabi e Susanna Bianchi dello studio legale Cbm & partners di Milano. La vicenda nasce dalla mancata restituzione di un pacchetto di obbligazioni convertibili al portatore per un valore di 243mila euro (scadenza 2003) affidate da Massimo Maronati alla società Kamley (con sede a Londra) e da questa depositate presso la sede di Chiasso della banca Ubs sa. Kamley, chiamata in giudizio presso il tribunale di Milano da Maronati, ha addossato l'intera responsabilità della mancata restituzione a Ubs, chiamandola in causa come terzo. E distogliendola così dal suo giudice naturale, le corti svizzere: a norma della convenzione di Lugano 30/10/2007 sulla competenza giurisdizionale, in vigore tra Unione europea e Svizzera, il foro ordinario è quello del domicilio del convenuto (cfr. art. 3). Tuttavia, c'era un' eccezione: l’ipotesi della chiamata del terzo in garanzia, nel qual caso rimane ferma la giurisdizione del giudice presso il quale è stata avanzata la domanda principale. Ma questo, «sempre che quest’ultima domanda non sia stata proposta solo per distogliere colui che è stato chiamato in causa dal suo giudice naturale» (v. art. 6, n. 2). Ed è richiamandosi proprio all'art. 6 che il giudice milanese ha accolto l’eccezione di difetto di giurisdizione sollevata da Ubs in considerazione del carattere strumentale dell’azione intesa a distogliere la banca dal suo giudice naturale.  Quanto invece all'iniziativa mossa da Maronati contro Kamley, il giudice ha dato ragione a Maronati, condannando Kamley a un rimborso pari a 214mila euro. Maronati è stato assistito dall'avvocato Anna Berra, mentre Kamley dal legale Andrea Conte.

Dla con Gori in Consiglio di Stato - Dla Piper ha ottenuto per Gori – società che gestisce il servizio idrico integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) n°3 della Campania – la sospensione, in via cautelare, di una sentenza del Tar Campania, Napoli n. 1809/2012, secondo cui la società avrebbe dovuto fatturare, per gli anni 2011 e 2012, circa 36 milioni di euro in meno e restituire all’Autorità regolatrice competente (Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano) circa 8 milioni di euro. Il favorevole esito cautelare favorisce il gestore Gori ad ottenere dall’Ente d’Ambito (o, in via sostitutiva, dall'Autorità per l’energia elettrica ed il gas) la determinazione ed effettiva applicazione delle tariffe articolate/modulate per fasce di utenti, nel rispetto e nell’ambito delle tariffe reali medie già fissate, assicurando il regolare esercizio del servizio pubblico e senza pericoli per l'utenza. Gori è stata assistita, nella fase di appello, dal partner Francesco Cerasi e dall'of counsel Fabio Elefante di Dla Piper, nonché da Carlo Mirabile e da Mario Percuoco avvocati in house della Gori, già difensori in primo grado.
 
 

 


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