Gpa vince per Banca Popolare di Spoleto al Tar Lazio
Gpa ha assistito Banca Popolare di Spoleto nei giudizi promossi da alcuni ex esponenti della banca e della sua precedente controllante (Spoleto Credito e Servizi) contro i decreti con cui è stata disposta l’amministrazione straordinaria della medesima banca, adottati a seguito dell’annullamento dei precedenti decreti, dichiarati illegittimi dal Consiglio di Stato. Con due sentenze, il Tar Lazio, accogliendo le argomentazioni della controinteressata Banca Popolare di Spoleto e delle amministrazioni resistenti, ha respinto integralmente le censure dedotte dai ricorrenti.
Dentons vince in Commissione tributaria per Porto Imperia
Dentons ha assistito Porto Imperia nella causa tributaria contro l’Agenzia delle Entrate, che aveva contestato alla società l’indebita deduzione dei costi di costruzione del porto ligure per oltre cento milioni di euro e la mancata tassazione di maggiori ricavi per oltre duecento milioni di euro, con una rettifica superiore ai trecento milioni di euro. La Commissione tributaria provinciale di Imperia ha accolto e ritenuto fondato il ricorso di Porto Imperia.
Bagagli Ryanair, gli studi per il provvedimento Agcm
BonelliErede e Macchi di Cellere Gangemi hanno affiancato Ryanair per l’annullamento del provvedimento dell'Agcm sulla nuova policy bagagli. A fronte di tale provvedimento, sospeso lo scorso 22 novembre dal Tar del Lazio, Ryanair ha prontamente proposto ricorso lamentando che la delibera dell’Agcm fosse lesiva della sua libertà tariffaria stabilita dalla disciplina europea in materia di trasporto aereo, limitativa della concorrenza e idonea a creare notevoli disagi anche ai passeggeri. Il Tar ha accolto il ricorso di Ryanair sospendendo la delibera dell’Agcm e riconoscendo così il diritto di Ryanair di dare piena esecuzione alla nuova policy bagagli.
Paul Hastings e Angelini in Corte di Giustizia Ue
A seguito dei ricorsi promossi innanzi al Tar Lombardia da Paul Hastings e da Fabio Giuseppe Angelini per conto di alcune realtà industriali operanti nei settori automotive, chemicals, food e dell’efficienza energetica, la Corte di Giustizia Ue ha sancito l'incompatibilità con il diritto europeo delle disposizioni con cui nel 2015 l’Arera ha introdotto il nuovo meccanismo di calcolo degli oneri di dispacciamento a carico delle utenze industriali allacciate ai sistemi di distribuzione chiusi denominati 'Reti Interne di Utenza' (Riu) presenti nei grandi siti industriali del Paese. La parola adesso tornerà al Tar Lombardia che dovrà applicare il principio sancito dal giudice europeo dichiarando l'illegittimità della delibera dell'Arera.