Sea, l’esposto finisce in procura - Una copia dell'esposto presentato da Sea alla Consob è stato trasmesso alla Procura di Milano, che è stata così investita del compito di ricostruire se i fatti che hanno portato al fallimento della quotazione configurino reato. Nell'esposto, che porta la firma dei penalisti Davide Sangiorgio, dello studio Lunghini Sangiorgio, e Nerio Diodà, titolare dell'omonimo studio, non si farebbe riferimento ad alcun reato. Ma se la Procura dovesse rilevare dai fatti qualche indizio in tal senso, scatterebbe l'obbligo dell'azione penale. Tra le ipotesi di reato che potrebbero configurarsi, l'aggiotaggio e l'ostacolo alle autorità di vigilanza.
La questione è peraltro già da qualche giorno all'attenzione di Consob e Procura. L'Autorità di controllo di mercato ha infatti aperto un fascicolo - come da prassi - immediatamente dopo il fallimento dell'Ipo della società che controlla gli aeroporti milanesi, per valutare se ci sia stato un abuso di mercato. In parallelo, si sarebbe mossa anche la Procura milanese, che già da qualche tempo tende ad agire in coordinamento con Consob sui fatti che potrebbero configurare abusi di mercato.
Irisbus, siglato l’accordo - Raggiunto l'accordo tra Irisbus e Tper (legalmente succeduta ad Atc) dopo la vicenda del Civis-gate. La firma arrivata nei giorni scorsi prevede la sostituzione dei Civis con 49 nuovi filobus. Si conclude dunque il contenzioso incentrato sulla gara d’appalto relativa ai Civis (tram a guida ottica) che avrebbero dovuto sostituire il parco autobus di Bologna. Lo scorso ottobre il ricorso presentato da Irisbus Iveco (che ha avuto un ruolo marginale nell’inchiesta della Procura di Bologna) assistita dal managing partner di Grande Stevens Michele Briamonte e da Franco Coppi e Guglielmo Giordanengo, è stato accolto in Cassazione, stabilendo il dissequestro dello stabilimento di Valle Ufita.