Macchi vince con Eolica Pm sul criterio di priorità delle istanze - Macchi di Cellere Gangemi ha assistito Eolica Pm srl nel ricorso contro la provincia di Brindisi che non riconosceva il criterio di priorità cronologica delle istanze di rilascio dell'Autorizzazione Unica per la realizzazione di un parco eolico di 56 mw nei comuni di Morcone e Pontelandolfo. Un concorrente aveva infatti ottenuto l’autorizzazione unica dalla provincia per realizzare un impianto eolico che però creava una grave interferenza con l’impianto proposto da Eolica Pm.
I giudici hanno annullato l’autorizzazione unica del concorrente applicando il criterio di priorità cronologica delle istanze, riconoscendo la necessità - avanzata dagli avvocati Germana Cassar e Mattia Malinverni - di evitare che progetti tecnicamente meno complessi possano scavalcare quelli obiettivamente più complessi e che in presenza di eventuali interferenze strutturali o di rete, i progetti presentati prima ma valutati dopo non debbano subire un indebito svantaggio, legato alla inevitabile variazione del proprio progetto per renderlo compatibile con quello già approvato.
Sodastream vince a Bologna - Il team del dipartimento intellectual property di Simmons & Simmons guidato da Laura Orlando, coadiuvata da Rocco Lanzavecchia e Martina Maffei, ha assistito con successo Sodastream Professional in una vertenza in materia di contraffazione di design presentata da Celli spa. La società aveva citato Sodastream innanzi al Tribunale di Bologna per far dichiarare la nullità di una registrazione di design relativa ad una particolare colonnina per la spillatura della birra realizzata da Sodastream, ritenuta da Celli troppo simile ad un precedente modello della stessa. Celli, inoltre, lamentava che Sodastream avesse copiato il suo modello di colonnina e che pertanto Sodastream fosse responsabile per contraffazione di tale modello e concorrenza sleale. Il Tribunale di Bologna ha ritenuto invece valido il design di Sodastream e ha interamente rigettato le domande di contraffazione e concorrenza sleale proposte da Celli, condannandola al rimborso delle spese di lite. Tuttavia, Celli SpA può ancora proporre appello.
L'operazione era stata seguita da Ariel Nachman, responsabile dell’Israeli Desk dello studio Simmons & Simmons.