In pillole

I contenziosi della settimana (21/06)

21-06-2018

I contenziosi della settimana (21/06)

 

 

IN EVIDENZA

Derivati, Iannaccone vince per Maria Cannata
Giuseppe Iannaccone ha assistito con successo l’ex direttore generale del Ministero del Tesoro, Maria Cannata, responsabile per il debito pubblico nazionale, nel processo per i derivati di Stato davanti alla Corte dei Conti del Lazio. Oltre Maria Cannata, sono stati assolti anche l’ex direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli, il Dg del Tesoro Vincenzo La Via, Domenico Siniscalco e Morgan Stanley, assistita da BonelliErede, Freshfields e Lipani Catricalà. La Corte dei Conti ha ritenuto che tutti i contratti fossero legittimi e che, quindi, la censura della Procura Generale investisse il merito delle scelte amministrative, che, tuttavia, non sono sindacabili ai sensi di legge. Sulla base di tale motivazione, la Corte ha quindi respinto l’azione nei confronti di tutti i convenuti dichiarando il difetto di giurisdizione.

 

LA SETTIMANA IN BRREVE

Dla Piper vince per Eolica Pm al Tar Napoli
Dla Piper ha assistito con successo la società Eolica Pm (gruppo Fri-el) nel contenzioso amministrativo davanti al Tar Napoli contro l’ordinanza di sospensione dei lavori del parco eolico emessa dal Comune di Morcone del 21 dicembre 2017. Il Tar Napoli, accogliendo il ricorso della società, ha annullato l'ordinanza di sospensione dei lavori del Comune di Morcone e condannato al risarcimento dei danni.

De Castello vince per Reflexallen al Tribunale di Udine

De Castello ha assistito Reflexallen nella salvaguardia dell’esercizio di una delle sedi della multinazionale e garantendo a essa un risarcimento danni di circa 700mila euro in un contenzioso con una banca presso il Tribunale di Udine. Il Tribunale ha dichiarato la nullità della clausola rischio cambio contenuta nel contratto di locazione finanziario, e ha quindi condannato la banca convenuta alla restituzione dell’importo sopra citato, oltre gli interessi legali.

Geie, la Cassazione dà ragione a Maisto
Con le sentenze nn. 12237 e 12240 del 2018 la Corte di Cassazione ha definitivamente annullato gli avvisi di accertamento con i quali l’Agenzia delle Entrate aveva accertato che un Gruppo Europeo di Interesse Economico (Geie) con sede in Francia ed operante nel settore automobilistico avesse una stabile organizzazione in Italia. Il gruppo è stato affiancata da Maisto.

ArbLit con Consta contro l’Etiopia

ArbLit sta assistendo Consta in un possibile arbitrato internazionale in materia di investimenti contro l’Etiopia dopo l’annullamento, da parte della Corte suprema dello Stato africano, di un lodo arbitrale da 20 milioni di euro reso in favore del contractor italiano. Il lodo in questione era stato reso a esito di un procedimento arbitrale nascente da un contratto per la riparazione di alcune sezioni della linea ferroviaria Gibuti-Etiopia. La Corte ha nuovamente esaminato la tesi dell’ente appaltante, già rigettata dal tribunale arbitrale, circa il presunto dolo contrattuale di Consta e ha dichiarato il contratto nullo ai sensi della legge etiope.

LegisLab vince per il Cagliari Calcio al Tribunale di Parma

Il Cagliari Calcio, assistito da LegisLab, ha visto accogliere dal Tribunale di Parma le proprie tesi difensive nel contenzioso legato al fallimento del Parma Calcio. Il procedimento era collegato alla cosiddetta stanza di compensazione, ovvero il sistema di regolazione dei pagamenti per tutte le operazioni di calciomercato che coinvolgono le squadre di Serie A.

Weblegal vince per Macrosten nel caso dermalogica.it
La società Macrosten, assistita da Weblegal, ha vinto in arbitrato la procedura di riassegnazione avviata dalla società Unilever, proprietaria del marchio Dermalogica, con riferimento al nome a dominio dermalogica.it. L'arbitro ha riconosciuto l'insussistenza di alcuni dei requisiti previsti dall'articolo 3.6 del Regolamento del Registro.it, e che la registrazione del nome a dominio in parola, effettuata dalla Macrosten, non possa in alcun modo avere quale obiettivo lo sviamento della clientela di Dermalogica, così come la violazione del relativo marchio o la volontà di operare in regime di concorrenza. 

Stefanelli vince al Tar Catania per Ikon Segnali
Stefanelli & Stefanelli ha vinto al Tar Catania il ricorso promosso da Ikon Segnali nei confronti dell’Asp Ragusa e di Apogeo. La gara in esame aveva a oggetto la fornitura di segnaletica interna ed esterna da installare presso il Polo Ospedaliero Giovanni Paolo di Ragusa e la società Ikon Segnali aveva impugnato l’aggiudicazione ad Apogeo relativamente alla mancata dimostrazione della corrispondenza tra le schede tecniche dei pannelli segnaletici offerti in gara e le certificazioni di qualità riguardanti i materiali impiegati nella produzione dei pannelli, oggetto della fornitura. Dando quindi ragione alla ricorrente, ma intervenendo tale sentenza dopo che la fornitura si era già definitivamente perfezionata, il Tar Catania ha allora condannato l’Asp Ragusa al risarcimento del danno a favore di  Ikon che ha stimato pari al 5% del valore della sua offerta.

Derivati, Zitiello vince per Credito Emiliano in Appello
Zitiello ha assistito con successo Credito Emiliano in materia di derivati dinanzi alla Corte d’Appello di Milano. La Corte, rivedendo completamente il proprio precedente orientamento, oltre a confermare la piena legittimità dei derivati anche puramente speculativi, ha affermato che nessuna disposizione della normativa di riferimento prevede l’obbligo di indicare nei contratti il mark to market o gli scenari probabilistici. Per quanto riguarda i costi impliciti dei derivati, la Corte ha ritenuto che essi non hanno niente a che vedere con l’esito finale delle operazioni, né tanto meno con il risultato delle stesse in termini per esempio di addebito dei differenziali.

Militerni vince al Consiglio di Stato contro il Comune di Cosenza
Militerni ha assistito dinanzi al Consiglio di Stato due funzionari che avevano partecipato a un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato come dirigenti tecnici del Comune di Cosenza, collocandosi in graduatoria in posizione utile per l’assunzione, ma il sindaco aveva revocato il concorso per presunte illegittimità nella procedura. L’Amministrazione Comunale è stata condannata a eseguire la sentenza riprendendo l’iter amministrativo del concorso approvando la graduatoria originariamente revocata e disponendo l’immissione in ruolo dei vincitori sulla base dei posti dirigenziali attualmente disponibili in organico.




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