I crediti deteriorati: un male in aumento nel nostro Paese e in Europa

24-11-2014

I crediti deteriorati: un male in aumento nel nostro Paese e in Europa

I crediti deteriorati o, in termini più bancari Non Performing Loans (NPL), sono “attività che non riescono più a ripagare il capitale e gli interessi dovuti ai creditori. Si tratta in pratica di crediti per i quali la riscossione è incerta sia in termini di rispetto della scadenza che per ammontare dell’esposizione [rif. Borsa Italiana]” 

In realtà gli NPL rappresentano la maggior parte dei crediti deteriorati ma a completare il quadro concorrono anche le sofferenze, ovvero le esposizioni verso clienti insolventi, i ristrutturati, ovvero quelli per i quali al debitore è stata concessa una moratorie o una rinegoziazione del debito, gli incagli, cioè i crediti in temporanea difficoltà.

I numeri di questo fenomeno sono impressionanti e in continua crescita: da un’analisi svolta da PWC risulta che il mercato italiano degli NPL è salito dai € 42 mld del 2008 agli attuali € 165 mld; se poi consideriamo tutto il mondo dei crediti deteriorati, il totale arriva a € 298 mld.

In Europa l’Italia è terza in questa particolare classifica dopo Spagna e Germania.

Il problema del credito deteriorato è soprattutto appannaggio delle banche che lo detengono in portafoglio per la maggior parte, ma poi un ruolo molto importante è svolto dagli uffici legali e dagli enti, bancari e non, preposti al recupero di tale credito. 

Vista questa espansione, il mercato del recupero del credito ha visto un notevole incremento di tutta la filiera collegata, dalle indagini finalizzate ad ottenere informazioni pre recupero alle società preposte proprio a questa ultima attività. Ottenere informazioni prima di intentare un’azione di recupero è un’operazione propedeutica che ottimizza molto la modalità e l’esito con cui poi dopo tutto il mondo finanziario e gli avvocati intentano la vera e propria fase di recupero.

Ponzi SpA da 50 anni lavora su questi temi dell’investigazione economica, fornendo a tutti i destinatari rapporti, verifiche, dossier, visure per poter ottenere tutte le informazioni che servono per ottimizzare l’attività di recupero. Indicativo del trend di mercato sopra descritto il fatto che proprio lo scorso ottobre in Ponzi SpA si sia registrata la quota record di 12.000 pratiche evase in un solo mese.

Buona parte di questo risultato si deve al maggior utilizzo del servizio da parte degli studi legali che sempre più spesso vengono sollecitati dai loro clienti per riuscire a recuperare i crediti in sofferenza nel minor tempo possibile, mirando così le azioni esecutive su beni mobili ed immobili di aziende e privati debitori.

www.ponzi.com


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