Francesco Bonifazi (in foto), il nuovo tesoriere del Pd, ha affidato a Dla Piper il compito di sanare il buco da 10,8 milioni di euro del partito. Come dichiarato nella conferenza stampa da Bonifazi "la scelta è ricaduta sullo studio perché premiato come migliore studio legale del 2013" nel corso degli ultimi TopLegal Awards.
Compito affidato a Dla è la valutazione degli sprechi e dei possibili tagli per la delicata opera di risanamento. In seguito alla due diligence è stato scoperto che gli sprechi erano tanti. Ora l'obiettivo è arrivare al pareggio di bilancio per la fine del 2014 con un taglio del 40 per cento dei costi dell’onerosa macchina del Pd.
Operazione chirurgica e difficile, che non avverrà con tagli lineari, ma inevitabilmente toccherà anche il personale. Il patito assicura, però, che non ci sarà alcun licenziamento.
In relazione alle attività di due diligence svolte dallo studio Dla Piper sul Rendiconto 2013 del Partito Democratico, Federico Sutti, managing director Europa e Africa che ha seguito personalmente l'incarico, ha dichiarato: "La nostra attività ha coperto tutti i principali capitoli di spesa né più né meno di come si farebbe per una qualunque altra azienda nel settore privato. Sono state identificate numerose aree di risparmio e la struttura interna del partito ha supportato l'attività con persone di elevata professionalità. Il lavoro svolto con il gruppo dirigente ed in particolare con il Tesoriere On. Francesco Bonifazi ed il Direttore Amministrativo Antonella Trivisonno è stato proficuo e l'interlocuzione assolutamente professionale grazie anche ad un approccio rigoroso e trasparente".
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