Una task force legale presente in 22 Paesi, con lo scopo di studiare e analizzare le possibili strategie per risarcire gli investitori danneggiati dalla truffa perpetrata dal finanziere americano Bernard Madoff e che ha causato un "buco" di circa 50 miliardi di dollari.
Questa è l'iniziativa è stata presa dallo studio spagnolo Cremades & Calvo-Sotelo, che punta in futuro a coordinare un'azione giuridica collettiva a nome degli investitori colpiti dalla truffa.
I membri italiani sono gli studi romani Coccia De Angelis e Associati e Leone e Associati, che stanno studiando i fascicoli degli istituti italiani più esposti.
Secondo indiscrezioni di stampa, infatti, Unicredit e Banco Popolare avrebbero accusato perdite per 75 e 8 milioni di euro rispettivamente.
Per Coccia De Angelis, studio che conta 5 soci, 9 collaboratori e 2 of counsel, sono al lavoro i partner Riccardo La Cognata e Luca Pardo. La firm è specializzata in diritto societario, contenzioso, arbitrato e può contare su un dipartimento fiscale.
Lo studio Leone conta circa 15 collaboratori ed è guidato da Luca Leone, attivo in diritto civile, bancario, assicurativo e fallimentare.
Non sono solo Unicredit e Banco Popolare, tuttavia, gli istituti italiani restati intrappolati nella rete di Madoff.
Chiomenti, e in particolare il socio di New York Salvo Arena, sta assistendo alcuni istituti finanziari e fondi di investimento italiani.
Lo studio sta assistendo i clienti sia in relazione alle possibili iniziative che potrebbero essere intraprese nei confronti della società di Madoff, attualmente assoggettate negli Stati Uniti a una procedura di liquidazione ai sensi del Securities Investment Protection Act, sia in relazione alle possibili iniziative legali che potrebbero essere esperite nei confronti di quei soggetti che hanno avuto apparentemente un coinvolgimento, diretto o indiretto.
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