Focus Marittimo e Trasporti

I trasporti nell’era del post-Covid-19

La pandemia ha fatto emergere l’inadeguatezza di alcune norme che toccano il settore che ha consentito al sistema Paese di reggere nei mesi segnati dalla crisi economico-sanitaria ma che è stato anche quello più duramente colpito

13-04-2021

I trasporti nell’era del post-Covid-19


La pandemia ha fatto emergere l’inadeguatezza di alcune norme che toccano il settore dei trasporti, oggetto del Focus Speciale pubblicato da TopLegal, nel mezzo del momentaneo "congelamento" di misure gestionali più drastiche, sospese per ragioni emergenziali (si pensi al blocco dei licenziamenti), ma necessarie per la sopravvivenza dell’impresa.  

A partire dalle norme sul lavoro a termine e in somministrazione, le quali, secondo gli esperti sentiti da TopLegal, non sono coordinate con la natura temporanea delle commesse che muovono il comparto e che pertanto richiederebbero una maggiore flessibilità e, quindi, un ulteriore intervento di riassesto legislativo.

Il settore dei trasporti ha consentito infatti al sistema Paese di reggere nei mesi segnati dalla crisi economico-sanitaria di Covid-19, ma anche è stato quello più duramente colpito. È il caso, soprattutto, del segmento del trasporto passeggeri, aereo, su gomma e ferrovia, che ha subito una drastica riduzione dell’operatività, con cali a doppia cifra percentuale in termini di mobilità (-50% secondo Confcommercio-Conftrasporto), a fronte di una tenuta del settore merci (-18,7%).

Le norme di contrasto alla diffusione del coronavirus hanno fatto lievitare i costi della sicurezza, indotti dal rispetto dei protocolli, trasfusi nell’ambito dei piani operativi di sicurezza. A questo si è aggiunto negli scorsi mesi anche una minore produttività delle maestranze nel comparto, a seguito delle inefficienze indotte dal rispetto dei protocolli operativi, dalle ripetute assenza connesse ai contagi e dalle conseguenti sospensioni dell’attività per isolamento dei soggetti venuti in contatto, dalle analisi e dalle sanificazioni.

Oltre alla gestione dell’emergenza economico-sanitaria, il comparto ha dovuto adeguarsi anche alle diverse novità emerse sul fronte istituzionale e normativo, a livello nazionale e internazionale. L’8 marzo 2021 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il regolamento di organizzazione del nuovo Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), previsto nel Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 191/2020, che prevede la creazione di un nuovo dipartimento in aggiunta ai due precedenti e al Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia Costiera, per potenziare la capacità di programmare e realizzare infrastrutture e sistemi a rete sostenibili.

In questo nuovo contesto di politica economica, ambientale e di organizzazione amministrativa andranno valutati e assistiti i progetti imprenditoriali nel settore dei trasporti e delle relative infrastrutture. Come, ad esempio, quello recentemente annunciato dal Mims e dalla Città Metropolitana di Roma di ripristinare la piena navigabilità del Tevere, dalla foce fino al limite settentrionale della Capitale, compreso il tratto metropolitano.

Nel settore sta assumendo una maggiore rilevanza anche il tema dell’applicazione del D.lgs. 231, a seguito dell’evoluzione della società secondo schemi sempre più complessi, anche in ragione dell’innovazione tecnico scientifica, che ha prodotto sul piano della legislazione norme di compliance in settori sensibili anche per la vita delle imprese del settore trasporti.

Nel comparto marittimo, in particolare, l’ampliamento dell’ambito territoriale di competenza delle Autorità di sistema portuale e la necessità di tutela degli operatori portuali ha condotto negli ultimi anni talora alla necessità di rivedere la forma dell’affidamento delle aree portuali. In vari casi, infatti, le aree dei porti regionali interessate non sono qualificate come beni del demanio marittimo e sono utilizzate da parte degli operatori sulla base di contratti di diritto privato.

A livello di commercio internazionale, si segnala infine la revisione, in vigore dal 1° gennaio 2020, degli Incomterms, che costituiscono il sistema convenzionalmente più utilizzato nello stabilire con chiarezza ruoli e oneri di acquirenti e venditori. Sono regole atte a identificare in modo univoco la ripartizione dei costi connessi al trasporto della merce e il momento in cui avviene il passaggio dei rischi e delle responsabilità dal venditore al compratore.

L'articolo è pubblicato su Focus Speciale Marittimo e Trasporti, che è possibile scaricare qui. Gli altri Focus Speciali su Piazze d'Italia, Commercialisti, Lavoro, Penale, Covid-19 e Fintech sono disponibili qui.

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Petruzzelli


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