Approfondimenti

Iba, ecco chi c’è a Roma

Il palcoscenico internazionale è occasione per mettere in luce i punti di forza delle insegne

08-10-2018

Iba, ecco chi c’è a Roma

 

La prima dell’Iba in Italia rappresenta un momento di confronto sui temi più attuali della professione ma anche e soprattutto un’opportunità di networking. L’evento può fornire una non comune cornice per avviare iniziative di collaborazione a livello europeo ed extraeuropeo, sia tra avvocati che con i principali operatori economici italiani e stranieri. Quali sono gli studi più attivi in questo atteso appuntamento? 

Ventiquattro insegne hanno partecipato all’organizzazione della conferenza, formando un host committee per l’accoglienza dei partecipanti. Tra queste: Macchi di Cellere Gangemi, Gianni Origoni Grippo Cappelli, Nunziante Magrone, Chiomenti, Cleary Gottlieb, Allen & Overy, Nctm, Legance e Ughi e Nunziante (l'elenco completo è consultabile sul sito Iba a questo link)

Alcuni di questi studi saranno presenti anche come relatori nelle varie sessioni di incontri. Si cita, per esempio, Bruno Gangemi, di Macchi di Cellere Gangemi, che presiede l’incontro sui nuovi trend nella relazione tra amministrazione fiscale e contribuenti. Per Legance, Giovanni Nardulli interviene sulla parità di genere e Daniele Geronzi sulla gestione delle informazioni confidenziali. Francesco Gianni, partner di Gianni Origoni Grippo Cappelli, porta la sua visione sulla tematica dell’attivismo degli azionisti e sulle sfide future per i managing partner. E Gabriella Covino, sempre per Gianni Origoni, presiede l’incontro sui temi caldi della corporate governance. Per Chiomenti, Carlo Croff interviene su l’impact investing e Giuseppe Andrea Giannantonio sul settore alberghiero e dei resort.

Per alcuni studi l’importante palcoscenico internazionale dell’Iba è occasione per presentare i punti di forza per la crescita dell’insegna. È il caso di BonelliErede che presenta con Tommaso Faelli il BeLab lanciato un anno fa e porta l’esperienza africana con Gianfranco Veneziano, per citare solo due delle tavole rotonde in cui interviene l’insegna. Guglielmo Maisto presiede la sessione sul Multilateral instrument (Mli). Linklaters discute con Roberto Casati delle sfide future per i managing partner. Giuseppe Calabi, di Cmi e anche senior vice chair della Commissione sull’Art law dell’Iba, interviene nell’incontro dedicato al patrimonio degli artisti. 

Molti altri però sono presenti tra i relatori nelle 200 sessioni in agenda, che si caratterizzano comunque per un alto tasso di internazionalità. Tra questi, Carlo Pavesio dell’omonimo studio riflette sui comportamenti etici che devono guidare il lavoro dell’avvocato; Matteo Bazzani di Carnelutti modera il panel sulle insolvenze societarie; Bruno Cova di Paul Hastings si occupa di corruzione; Michelangelo Cicogna, di De Berti Jacchia Franchini Forlani, interviene sull’arbitrato internazionale.

 

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