IBRIDO ENEL, TUTTI GLI ADVISOR

Secondo quanto ricostruito da TopLegal gli advisor a lavoro sul bond ibrido Enel - quella che si prospetta essere l'operazione di capital markets più ricca dell'anno - sono Chiomenti, Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners, Clifford Chance, Linklaters e la law firm americana basata a New York Proskauer Rose. A lavorare al fianco del team legal and corporate affairs in-house del colosso italiano dell'energy sono Proskauer, nella persona del partner Roberto Bruno, Chiomenti - con i soci Enrico Giordano e Gregorio Consoli, coadiuvati dagli associate Alessandro Thomas e Benedetta Pacifico - e Gop, con il socio Fabio Chiarenza coadiuvato dagli associate Luciano Bonito Oliva e Andrea Papi. Con le banche c'è Linklaters, che ha seguito l’operazione dall’Italia con un team guidato dal partner Claudia Parzani, coadiuvata da Francesca Renzulli, Leonardo Sgrò e Luca Pellizzoni. Il team US è stato guidato dal partner Jason Manketo con Teresa Triglia, Cheri De Luca e Adriana Maestas, mentre il team formato dal partner Richard Levy, Paul Alexander ed Andrew Heller ha curato gli aspetti di diritto inglese. Carlo Galli, socio responsabile del dipartimento di tax di Clifford Chance, ha assistito la cordata Jp Morgan-Deutsche Bank sotto i profili fiscali.

Si tratta di un bond perpetuo, cosiddetto ibrido, da collocare sia in euro sia in sterline e in dollari. Il road show finalizzato alla possibile emissione del nuovo bond è stato aperto lo scorso 3 giugno. La cifra, secondo indiscrezioni pari a 3 miliardi, verrà suddivisa in tre tranche da 5, 10 e 30 anni. Se la cifra dovesse rivelarsi corretta, in un colpo solo Enel potrebbe realizzare più di metà del programma di emissioni ibride da 5 miliardi fino a dicembre 2014 annunciato dall'ad Fulvio Conti.