Claudio Guccione (in foto), Angelo Clarizia, Benedetto Giovanni Carbone, Carlo Mirabile e Andrea Sandulli hanno difeso con successo, di fronte il Consiglio di Stato, il Consorzio Poste Motori, costituito tra Poste Italiane, Postecom, Kpmg e Integrazioni & Sistemi, nell'ambito dell'aggiudicazione della concessione della gestione automatizzata dei pagamenti di corrispettivi dovuti dall’utenza per le pratiche automobilistiche e servizi connessi.
L'Antitrust nel 2013 aveva impugnato il bando pubblicato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ritenendolo illegittimo in quanto avrebbe valorizzato eccessivamente la capillarità degli sportelli fisici in proprietà rispetto a quelli in mera disponibilità, incidendo negativamente sul principio di libera concorrenza e non discriminazione.
Il Tar Lazio aveva respinto il ricorso dell'Agcm e il Mit aveva dunque proceduto con la gara pervenendo all'aggiudicazione della concessione al Consorzio Poste Motori. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 323 del 28 gennaio 2016, confermando con diversa motivazione la sentenza del Tar, ha respinto l’appello dell'Antitrust.
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