Sulla scia di una grande annata corporate, Gianni Origoni Grippo Cappelli archivia il 2015 a 118 milioni di euro, segnando un incremento di otto milioni rispetto all'anno fiscale precedente, chiuso a 110. Sono questi i dati ufficiali comunicati dallo studio a TopLegal nell'ambito dell'indagine sui fatturati.
L'insegna fondata da Francesco Gianni (in foto) nel corso dell'anno ha seguito la privatizzazione di Poste Italiane - monopolista italiano nel mercato dei servizi postali e, de facto, della principale banca retail del Paese - al fianco del Ministero dell’Economia. È stato inoltre advisor della privatizzazione di Fincantieri nel contesto di una procedura di emissione a quotazione e contestuale offerta pubblica di azioni ordinarie attraverso un aumento di capitale e una vendita di azioni da parte dell’azionista venditore, Fintecna.
Ha prestato assistenza a Unicredit nella realizzazione degli accordi per l’integrazione tra Pioneer Investments e Santander Asset Management. E ha assistito Dufry nell’acquisizione di World Duty Free da Edizione Holding e Schematrentaquattro. L’operazione, del controvalore di 3,6 miliardi di euro, ha ridisegnato la mappa del mercato del travel retail a livello internazionale, creando il più grande player al mondo nel settore dei duty free, con una quota di mercato globale del 24% e una presenza in 67 Paesi.
Da non dimenticare, poi, l’assistenza a Sorin nella fusione con Cyberonics e l’affiancamento di Sigma Tau Pharma nel passaggio a Baxter.
Sul fronte della compagine, lo studio - che conta 237 professionisti - nel corso dell'anno ha promosso a socio Luca Jeantet e ha visto l'ingresso dei soci Giuseppe Loffreda, proveniente da Legance, e Francesco Selogna, proveniente da Pavesi Gitti Verzoni; mentre ha perso Giuseppe Cannizzaro, passato in Poste Italiane.
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