A cura di Avv. Andrea Sassi e Avv. Anita de Siena
Il 16 febbraio 2023, il Consiglio dei Ministri, ha approvato un decreto legge che ha l’obiettivo di semplificare e accelerare la programmazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ad oggi si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (il “Decreto Semplificazioni PNRR”).
Con tale decreto sono previste molteplici semplificazioni aventi ad oggetto - inter alia – (i) la revisione del sistema di governance attraverso nuove strutture istituite ad hoc; (ii) il rafforzamento della capacità amministrativa dei Ministeri e delle Autorità garanti della concorrenza e del mercato per l’attuazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed, infine, (iii) diverse semplificazioni per l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Di seguito, le principali semplificazioni proposte in tema di rinnovabili:
1. Accorpamento dell’autorizzazione unica (AU) con il procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA): il provvedimento andrebbe ad accorpare il rilascio della AU e della VIA estendendo il termine massimo per la conclusione del procedimento a 150 giorni (in deroga, quindi, all’articolo 12, comma 4 del decreto legislativo del 29 dicembre 2003, n. 387).
2. Il termine di 30 giorni per l’adozione del provvedimento VIA statale si andrebbe a ridurre da 30 giorni a 15 giorni (in deroga, quindi, all’ articolo 7 bis, comma 4, ter, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152).
3. Fascia di rispetto per gli impianti eolici: si andrebbe a diminuire la fascia di rispetto da 7 km a 3 km per gli impianti eolici per l’identificazione delle aree idonee che potranno quindi beneficiare della procedura amministrativa semplificata (PAS)(in deroga, quindi, all’articolo 6, c quater del decreto legge del 17 maggio 2022, n. 50). Quindi superate tali distanze, 3 km per gli impianti eolici e 1 km per gli impianti fotovoltaici dal perimetro dei beni sottoposti a tutela ai sensi del decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n. 42, tali aree, potranno beneficiare della PAS.
4. PAS per impianti fino a 50 MW: Fino al 31 dicembre 2025, per l’installazione di impianti fotovoltaici di potenza fino a 50 MW e delle opere di connessione alla rete elettrica di trasmissione ovvero di distribuzione, sarà possibile utilizzare la PAS, a condizione però che l’energia prodotta sia ceduta al GSE per almeno 15 anni.
5. Agro fotovoltaico: il decreto specifica che gli impianti agro fotovoltaici saranno considerati “manufatti strumentali all’attività agricola” e quindi liberamente installabili in edilizia libera se : (i) i pannelli vengono collocati sopra le piantagioni ad almeno 2 metri dal suolo; (ii) i pannelli non saranno supportati da fondazioni in cemento o difficilmente amovibili; (iii) l’intervento viene realizzato in modo da garantire l’integrazione con le attività agricole, quale supporto per le piante o per i sistemi di irrigazione parcellizzata e come protezione o ombreggiatura delle coltivazioni sottostanti.
6. Silenzio assenso nelle aree vincolate: si vorrebbe prevedere un meccanismo di silenzio assenso una volta decorsi 45 giorni dalla richiesta autorizzativa all’autorità paesaggistica nel caso in cui gli impianti debbano essere installati in zone adiacenti ad aree di interesse pubblico che si contraddistinguono per la loro non “comune” bellezza (ville, giardini, parchi).
Auspicando che tali semplificazioni vengano realmente attuate il prima possibile e che soprattutto riescano a rappresentare un concreto ausilio per sviluppare impianti fotovoltaici ed eolici.
Il nostro Studio è strutturato ad offrire al cliente ogni supporto necessario a tali fini anche in virtù dell’esperienza ventennale maturata nel settore delle energie rinnovabili a partire dalla fase di sviluppo, finanziamento, manutenzione, gestione e compravendita di impianti fotovoltaici ed eolici.
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Avv. Andrea Sassi
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