di Valentina Magri
I fondi pensione sono considerati come investitori istituzionali responsabili del sostegno all’economia del Paese. Tuttavia, in Italia soltanto una parte limitata dei circa 200 miliardi di euro risorse gestite dalla previdenza complementare è destinata all’economia reale. Un’anomalia tutta italiana: negli altri Paesi europei, affluiscono in favore dell’economia reale risorse per almeno il 40% del totale degli asset in gestione presso i fondi pensione.
Negli ultimi anni ha iniziato a investire in private market il fondo pensione Fon.Te, fondo pensione complementare a capitalizzazione per i lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi. «Stiamo finalizzando un lungo processo di implementazione del portafoglio illiquido, avviato nel giugno del 2022 con un primo investimento di 20 milioni di euro sui fondi di private equity e private debt gestiti da Fondo Italiano d’Investimento (Fii)», racconta Anna Maria Selvaggio, direttrice generale di Fon.Te. Nato nel 1996, il fondo conta quasi 280 mila iscritti, tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, e un patrimonio in gestione di oltre 5,5 miliardi di euro. Il fondo pensione investe i capitali raccolti secondo quattro linee di investimento – sviluppo, crescita, dinamico e conservativo – in base alle caratteristiche demografiche e alle diverse esigenze degli iscritti in termini di orizzonte di vita lavorativa e propensione al rischio.
I fondi pensione si muovono all’interno di una propria normativa di settore anche in materia di investimenti. Tenendo conto di tale regolamentazione, costruiscono e adeguano periodicamente la strategia di investimento. Nel 2022, Fon.te ha deciso di puntare sui private asset.
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