«È il galeone di Dylan Dog». Così ha esordito Alessandro Brignone, corporate counsellor dello Studio Legale Salonia e Associati, nell’incontro di giovedì 31 maggio organizzato con TopLegal in tema di “Responsabilità solidale nelle esternalizzazioni”. Ovvero, quando un’azienda decentra (o trasferisce) un lavoro a un cessionario/appaltatore, risponde solidalmente delle obbligazioni da quest’ultimo assunte. A partire dagli impegni giuslavoristici. Un argomento delicato, con risvolti sociali e politici importanti, per il quale «la stretta recente è anche il frutto di passati comportamenti eccessivi da parte delle aziende che hanno allungato la filiera talvolta strumentalmente», ha puntualizzato il fondatore dello studio Rosario Salonia (nella foto).
Ma, probabilmente, ora gli eccessi sono opposti, essendo stati introdotti fattori estremi di garantismo e, soprattutto, a causa di una moltiplicazione normativa (nove interventi dal 2003) che pare ancora lontana dall’aver trovato un equilibrio. Tanto che, proprio alla luce del continuo divenire, Brignone si è permesso di citare l’eroe dei fumetti bonelliano, il quale è noto per essere sempre alle prese con un modellino (il galeone) sempiterno incompiuto. La battuta è stata apprezzata e condivisa: lo spazio Chiossetto, sede dell’incontro, era pieno di rappresentanti di aziende che hanno colto l’occasione del confronto con esperti della materia per esprimere dubbi, ma anche una certa rabbia nei confronti delle recenti modifiche normative.
Il convegno si è svolto seguendo le linee del libro di recentissima pubblicazione (è stato infatti presentato al Chiossetto in anteprima) «La responsabilità solidale nelle esternalizzazioni» dello stesso Brignone. L’esame è stato estremamente tecnico, e ha cercato di redimere alcune questioni particolarmente controverse (i contratti tipici, come quello di “trasporto”, rientrano o meno nella disciplina?; la pubblica amministrazione è o no “solidale”?; c’è una procedura per cui, in generale, l’azienda può dirsi liberata dalla responsabilità?). Quindi, si è discusso di quelle che potrebbero essere strategie per uscire dalla indeterminatezza attuale: individuare beni “di garanzia” dell’appaltatore al momento della firma del contratto su cui rifarsi; cercare di fare progressi sul fronte dei contratti collettivi nazionali, i quali il legislatore ha previsto possano fungere da deroga alla responsabilità solidale.
TAGS
Salonia RosarioSalonia, AlessandroBrignone