IL MOMENTO DEI PENALISTI

02-10-2014

Assistiamo a un periodo critico di passaggio per il penale d’impresa. Il ruolo del penalista e la portata dei servizi legali penali si stanno trasformando. Il penalista non è più una figura defilata, staccato dalle realtà commerciali dell’impresa rispetto ai colleghi avvocati d’affari; e il rischio penale è sempre più considerato come elemento appartenente ai rischi societari più ampi che vanno gestiti nel loro insieme. E con la necessità di una maggiore vicinanza all’impresa, il servizio legale in ambito penale subisce un mutamento importante che eroderà le rendite di posizione costruite in passato. 

Le trasformazioni del settore penale sono tutte riconducibili alle nuove esigenze dell’impresa che profiliamo nel servizio di copertina di questo mese. Questo lavoro si colloca in un progetto più ampio che darà luogo, il prossimo gennaio, al primo TopLegal Focus sul penale commerciale. L’incontro istituzionale tra i principali protagonisti penalisti e giuristi d’impresa avrà come compito di captare le nuove dinamiche evolutive del settore. Stando alle risposte fornite dalle 20 direzioni legali interpellate durante il corso della nostra indagine, si possono già delineare alcuni dei principali cambiamenti in corso. 

Colpisce innanzitutto che il penalista stia entrando pienamente in un mercato a regime concorrenziale in cui, proprio come la controparte civilistica, si trova a fare i conti con budget per la spesa legale ridotto e gare predisposte dai clienti aziendali, nonché la minaccia della commodity che intacca già alcune aree di attività come la costruzione di modelli 231. Dai nuovi orizzonti della domanda sorge inoltre la necessità di un altrettanto nuovo approccio al cliente. Nella sua veste tradizionale, il penalista si occupava quasi esclusivamente di difendere le singole persone. Il nuovo volto del penale, invece, è caratterizzato da una maggiore sensibilità agli interessi commerciali dell’azienda. Da assistenza contingente il penale ora diventa strategico: una consulenza fondata sulla pianificazione del servizio e sull’instaurazione e la diffusione di una cultura aziendale predicata sulla prevenzione per cui è richiesto un ruolo formativo del penalista. Un ulteriore impulso verso la trasformazione del penale commerciale arriva dai nuovi interlocutori di riferimento che conferiscono all’attività penale un’estensione e un respiro internazionale, poiché sempre più pezzi del capitalismo italiano sono di proprietà straniera e gli stranieri investono maggiormente in termini di prevenzione contro corruzione e illeciti. 

Naturalmente, a clienti sofisticati deve per forza corrispondere una offerta di servizi altrettanto sofisticata. I clienti richiedono strutture più complesse organizzate intorno alle logiche di squadra legale e di servizi integrati e multidisciplinari che fanno della tradizionale boutique unipersonale un modello in via di superamento. Alle nuove sollecitazioni della domanda, i penalisti hanno iniziato a rispondere alleandosi o integrandosi con i civilisti da una parte, ed evolvendosi attraverso l’espansione della struttura associativa dall’altra. Entrambi le strategie comportano sfide rilevanti: nel primo incombe conciliare l’imperativo del rischio penale e quello degli affari; nel secondo, bisogna misurarsi con una governance tanto innovativa quanto insolita. Due strade diverse per raggiungere un unico obiettivo: un servizio legale efficiente ed integrato all’impresa. 

 


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