Aria di integrazione

IL NETWORK CMS CERCA PARTNER USA

Cavasola frena: «Presto per parlare di un cambio di governance»

26-06-2012

IL NETWORK CMS CERCA PARTNER USA

Cms Cameron McKenna e gli affiliati del network europeo stringono sull’integrazione al fine di spingere su una fusione negli Stati Uniti da chiudere entro il prossimo anno. È quanto riportato dalla stampa inglese, secondo la quale le due linee strategiche (integrazione e fusione) avrebbero ricevuto l‘approvazione dei dieci studi che compongono l’alleanza continentale, riuniti a Londra il 14 giugno per la group conferente.

Per un network come quello di Cms, che nell’ultimo esercizio ha registrato un fatturato complessivo in crescita del 3,9% a 797,5 milioni di euro, si tratta di affrontare passaggi strutturali per il proprio sviluppo. Da un lato, è importante garantirsi una posizione nel mercato Usa. Dall’altro, un rafforzamento dell’aggregazione appare in linea con quanto deliberato da altre realtà. Recente è l’esempio di Osborne Clarke che in marzo ha deliberato una fusione con gli alleati europei tra cui gli italiani di Sla. Oc ha trasformato le sue alleanze continentali in un unico studio legale internazionale con uffici in Uk, Germania, Spagna e Italia (Milano, Brescia, Padova e Roma) oltre alla sede americana di Palo Alto.

Passare da un’alleanza a un’integrazione in un'unica realtà, inoltre, per Cms faciliterebbe la successiva fusione transatlantica.

«In realtà – spiega Pietro Cavasola, partner dello studio Cms Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni – allo stato attuale è difficile parlare di tempistiche o di cambio di governance. È vero che gli Stati Uniti ci interessano e che siamo pronti a valutare una forma di alleanza. Tuttavia, a oggi il possibile partner nemmeno è stato individuato».

Il progressivo consolidarsi dei rapporti tra gli studi dell’alleanza Cms aveva portato, nel marzo 2008, all’approvazione di nuovi e più stringenti standard e procedure comuni. Ma, in quel caso, aveva consentito alle realtà nazionali di «mantenere indipendenza e ampia autonomia locale», spiegava Cavasola. Occorrerà vedere, adesso, se e quanto di quella autonomia si accetterà di sacrificare alla luce di uno scenario completamente cambiato rispetto a due  anni fa.

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Osborne Clarke, CMS, sla PietroCavasola


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