IL PREZZO DELL’INCERTEZZA

«Il cambiamento delle regole in corsa, procura dei danni molto gravi», dichiara Agostino Re Rebaudengo, (in foto) nuovo presidente di Aper, oltre che fondatore e presidente di Asja Ambiente Italia. «Si dà la sensazione», continua il neoeletto presidente, «che il nostro sia un Paese in cui gli investimenti sono ad alto rischio, dove il denaro è destinato a costare di più e da cui gli investitori esteri tenderanno ad andare via».

Cosa è accaduto dopo la pubblicazione del Quarto conto energia?
Abbiamo assistito alla riduzione delle tariffe e di certo gli operatori non sono felici. Certo c'è da  considerare che eravamo sopra la media europea per gli incentivi e le imprese si aspettavano, prima o poi una riduzione.

Cosa comportano le nuove regole per gli operatori?
Alcuni rischiano addirittura il fallimento.

Come vede gli incentivi sui prodotti made in Europe?
Non bisogna cadere nella “trappola” di voler sostenere la nostra economia, scivolando nel protezionismo. La libera concorrenza e circolazione delle merci sono principi importanti. Auspichiamo che gli operatori e le aziende crescano e siano in grado di competere con i prodotti provenienti da Paesi in via di sviluppo. La vera discriminante non deve essere  la provenienza, ma bisogna accertarsi che la produzione sia etica e rispetti i diritti dell’uomo.

Le regole introdotte dal Gse sono d’aiuto?
Le nuove regole del Gse credo non aiutano lo sviluppo, costituendo un’ulteriore barriera in termini di tempo e di incertezza per quanto riguarda la tariffa.

Cosa vi aspettate ora?
L'auspicio di Aper è di sedersi attorno a un tavolo per trovare soluzioni e consentire agli operatori una sana crescita. Sono convinto che se non vengono fatte scelte sul sostegno delle energie rinnovabili, il nostro Paese farà fatica a raggiungere il traguardo del 2020.