TopLegal Review dicembre/gennaio

Il tuo studio è sicuro?

Gli attacchi informatici entrano nello studio. La risposta passa anche dalla governance

01-12-2017

Il tuo studio è sicuro?

 

Anche le insegne legali sono nel mirino degli hacker e devono interrogarsi sui presidi messi in campo dalla propria struttura. Lo ha dimostrato la recente serie di attacchi che ha travolto anche noti nomi globali del settore, insegnando che nessuno può dirsi veramente al sicuro. Al danno dell’attacco, che spesso si traduce in blocchi dell’operatività, si aggiunge ora la beffa: la sanzione fino al 4% del fatturato annuo prevista dal regolamento europeo sulla protezione dei dati.

Per questo TopLegal Review nel numero di dicembre/gennaio 2018 analizza i possibili risvolti e le contromosse di una risposta a misura di studio, ossia che alzi l’asticella della sicurezza ma che allo stesso tempo non appesantisca eccessivamente l’operatività dei professionisti. Se la questione nasce certamente tecnica, le soluzioni passano anche dalla formazione e dalla governance, come spiegano alcuni dei professionisti interpellati nel servizio di copertina.

Stare al passo con l’innovazione tecnologica ha d’altra parte un impatto non solo di tipo organizzativo ma anche di competitività dell’offerta legale. Da un lato la sicurezza informatica sta diventando una variabile sempre più messa sotto esame dagli stessi clienti, dall’altro esiste una nuova generazione di legali che si prepara a rottamare i vecchi modelli di funzionamento del mercato. Anche questo secondo aspetto trova spazio nell’ultimo numero della TopLegal Review in un approfondimento dedicato ai Millennial. Che tra pochi anni saranno maggioranza. Anche negli studi.

Di seguito tutti gli articoli della Review:

TopLegal Awards: l’XI Edizione in rassegna
Tutti i vincitori e le motivazioni dei TopLegal Awards, il premio più prestigioso e il primo in assoluto dedicato al comparto legale italiano, che si distingue per il suo approccio rigorosamente selettivo nell’individuare le eccellenze singole e di squadra. L’edizione 2017 ha riunito oltre 800 professionisti e 140 studi in una serata ai record di sempre. L'appuntamento ha celebrato i successi dei migliori team e professionisti dei principali studi legali nazionali e internazionali. Quarantadue premi assegnati da una commissione tecnica composta da 30 professionisti di spicco tra general counsel, direttori tax e risorse umane, chiamati a un confronto puntuale sulle 500 pagine di candidature presentate dai finalisti per far emergere la portata dei casi presentati, le sfide normative ed economiche, nonché le soluzioni adottate per migliorare l’offerta, per investire sul capitale umano e sull'innovazione e affrontare le complesse operazioni concluse in dodici mesi di lavoro.

Penale d’impresa: un affare capillare
La materia penale ha fatto ingresso a pieno titolo e in maniera trasversale nella quotidianità delle aziende. Attraverso un’indagine condotta da TopLegal su un campione di 24 insegne specializzate, si fotografano vecchie e nuove sfide che nell’opinione degli esperti caratterizzeranno l’evoluzione del diritto penale di impresa: le difficoltà giudiziali dei white collar crime, l’incursione nel terreno dei fiscalisti, il ruolo crescente delle competenze scientifiche nell’ambito dei nuovi ecoreati, le ricadute della crisi e della cybersecurity. Temi già da tempo nell’agenda europea. Ma se in Italia il dibattito è più recente, grazie al fermento legislativo che ha interessato il comparto, è tuttavia destinato a diventare dirompente.

Big Four, la concorrenza nascosta
Grazie anche al consolidamento dei rapporti con i grandi clienti istituzionali e a un’offerta maggiormente sofisticata e innovativa sono tornate a crescere le divisioni legali delle società internazionali di servizi professionali. Ripercorrendo la storia di queste realtà, TopLegal fa il punto sull’ascesa di un “nuovo” competitor già capace di attirare a sé i deal di grande valore ma che è ancora sottovalutato dagli avvocati italiani degli studi tradizionali. Giovanni Stefanin di Pwc Tls spiega perché dal suo punto di vista la tassonomia Big 4 può dirsi superata. Andrea De Vecchi di Andersen Tax & Legal racconta la crescita della divisione legale anche in Italia e il nuovo modello di business nato nella nicchia a metà tra i grandi studi legali e le grandi società di revisione.

Data protection: ostacolo o tutela?
A maggio del 2018 entrerà in vigore il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali che mira ad adeguare la data protection di tutti i Paesi membri dell’Unione alla corrente evoluzione tecnologica. Ma dal punto di vista operativo, cosa cambia per le nostre società? Il regolamento è chiaro nel definire ruoli e responsabilità? E ancora, vi è il rischio che la maggior tutela si traduca in un ostacolo alla competitività a livello internazionale delle nostre imprese? Se ne è parlato a Roma con Curtis Mallet-Prévost Colt & Mosle.

Il tema: chi ha paura dei Millennial?
Ogni giorno un Baby Boomer esce dal mercato e un Millennial vi entra. Collaborativi e cyberattivi, guardano alla carriera in maniera molto più ampia e trasversale rispetto ai propri predecessori e stanno cambiando il mercato, grazie alla tecnologia ma non solo. Ecco perché gli studi e le direzioni legali hanno bisogno di loro.

Le mosse del mercato
Continua la rubrica che racconta le principali novità del mercato legale analizzando ragioni e obiettivi delle scelte intraprese dagli studi. In questo numero si parla di managerializzazione degli studi con due approfondimenti su strategie di insegne internazionali: la nomina di Ugo Bisacco come chief operating officer di Dentons, che fa da apripista per l’insegna in Europa; la risposta italiana alla due diligence low cost con la via tracciata da Linklatersa Lecce. I successivi due approfondimenti riguardano i nuovi sbarchi in Italia e nel mondo: si analizzano le ragioni dell’apertura italiana per i due studi inglesi Dwf e Herbert Smith Freehills;i co-managing partner Stefano Simontacchi e Marcello Giustiniani spiegano la strategia di apertura della nuova sede di Dubai.

Best practice beauty contest
Il beauty contest è sempre più diffuso tra le società e gli studi mostrano di aver innescato un circolo virtuoso nella gestione del processo, riducendo il tempo a esso dedicato. Questi alcuni dei risultati emersi dalla survey sul beauty contest commissionata a TopLegal da 4cLegal, giunta alla seconda edizione. L’indagine ha coinvolto 77 tra studi legali e direzioni legali e, attraverso domande differenziate per studi e società, ha voluto raccogliere l’opinione degli operatori di mercato su uno strumento ormai affermatosi nel settore legale ma che allo stesso tempo presenta ancora criticità da superare.

Formazione: destinazione Veneto
Viaggio nel territorio veneto dove alcune realtà locali puntano a offrire lo stesso servizio delle grandi insegne nazionali e internazionali ma con un numero più contenuto di avvocati. Con un tallone d’Achille, come spiega in un’intervista Lamberto Lambertini, fondatore di uno dei principali studi locali: la mancanza di rapporti politici di alto livello. Allo stesso tempo i giovani guardano ai possibili sbocchi di carriera negli studi associati della piazza milanese e romana. Una realtà tutta da scoprire su cui l’Università di Verona ha voluto favorire un momento di dialogo attraverso la tavola rotonda “Come si diventa avvocato in uno studio associato” tenuta durante il lLgal Day Univerò del 25 ottobre e moderata da Toplegal.

La versione integrale del numero è disponibile su E-edicola.

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SLA Linklaters, Herbert Smith Freehills, Dentons, PwC TLS, Dwf, Andersen Tax & Legal, Curtis MarcelloGiustiniani, StefanoSimontacchi, LambertoLambertini, GiovanniStefanin, AndreaDe Vecchi


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