di Valentina Magri
La riforma della tassazione delle imprese, insieme a temi trasversali quali la sostenibilità nell’ottica delle agevolazioni fiscali, saranno al centro del convegno “La riforma della tassazione delle imprese”, organizzato da Value Target (società italiana che si occupa di finanza agevolata), in collaborazione con Università di Parma e Associazione Fiscalisti d’Impresa (Afi), presso l’aula magna dell’ateneo parmense venerdì 24 maggio 2024 dalle 14.00 alle 17.30. L'evento è patrocinato dall'Ordine degli Avvocati di Parma.
Francesco Raimondi, ceo di Value Target, spiega: «Questo evento ha il fine di portare all’attenzione delle imprese e dei professionisti le competenze scientifiche dei professori universitari e dei tax manager di alcune delle più prestigiose realtà imprenditoriali del territorio italiano, cercando di trasmettere ai professionisti del settore e alle imprese italiane i presupposti della legge delega con un taglio non solo accademico, ma anche tecnico e operativo».
TopLegal sarà media partner dell’evento, rivolto alle imprese italiane che desiderano aggiornamenti sulle normative vigenti, sulle opportunità fiscali in arrivo e sul ruolo della sostenibilità nella riforma della tassazione. La conferenza è stata accreditata, ai fini della formazione, dall’Ordine degli Avvocati di Parma, con il riconoscimento di tre crediti formativi ordinari. Inoltre, il convegno è in corso di accreditamento ai fini della formazione professionale continua dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
La riforma della tassazione delle imprese
Il tema principale del convegno sarà la riforma della tassazione delle imprese. La legge delega per la riforma fiscale n. 111/2023 prevede alcuni interventi sul versante dell’imposizione sui redditi delle società e di criteri di determinazione del reddito d’impresa. In particolare, è previsto un ulteriore allineamento dei valori fiscalmente riconosciuti a quelli previsti in applicazione dei principi contabili. Ciò implica una riduzione dello spazio applicativo del cosiddetto doppio binario tra i valori fiscali e quelli contabili, con un minor margine di opinabilità dei primi. «Questo profilo potrebbe contribuire ad attirare investimenti dall’estero, se si considera che le regole italiane sulla determinazione del reddito d’impresa sono considerate piuttosto complicate da molti investitori stranieri, mentre i principi contabili internazionali sono percepiti come più prevedibili e generalmente accettati», chiosa Alberto Comelli, ordinario di diritto tributario dell’Università di Parma.
La riforma fiscale inoltre recepisce la direttiva 2022/2523 del Consiglio in materia di imposizione minima globale, meglio nota come global minimum tax. «Tuttavia, pur essendo una disciplina pienamente condivisibile con riferimento alle finalità della sua introduzione, è estremamente complessa (e onerosa) in fase applicativa e dovrebbe essere, almeno parzialmente, semplificata», suggerisce Comelli. Secondo Raimondi, la riforma dovrebbe ripristinare le agevolazioni legate al reinvestimento degli utili in azienda, oltre che introdurre sgravi fiscali per le imprese che investono in innovazione e portano a nuova occupazione.
D’altro canto, è stato eliminato l’aiuto alla crescita economica, utile al rafforzamento patrimoniale delle società, al fine di far spazio da una misura transitoria di incentivo alle nuove assunzioni applicabile solamente al periodo d’imposta 2024. «L’auspicio è che tale deduzione per incrementi occupazionali possa, una volta recuperate le necessarie coperture finanziarie, essere successivamente rimpiazzata da una misura strutturale più coerente l’obiettivo originariamente previsto dalla delega fiscale: garantire una riduzione dell’aliquota Ires su un ammontare degli utili proporzionale agli investimenti qualificati effettuati, alle nuove assunzioni effettuate ed alla quota di utili reinvestiti dalle imprese», commenta Simone Cinquepalmi, senior tax manager di Barilla Group. Che apprezza le misure della riforma che potenziano il regime di adempimento collaborativo, che si basa sul paradigma per cui il contribuente accetta di avere un approccio di dialogo con l’amministrazione al fine di ottenere certezza fiscale preventiva. «L’impatto per i contribuenti che accedono all’istituto è importante in quanto richiede un importante investimento, sia iniziale, sia in via continuativa. In quest’ottica, i miglioramenti apportati al regime dal D. Lgs. 221/2023 sono mirati a migliorarne il funzionamento ed accrescerne l’importanza tramite il rafforzamento del regime premiale realizzato con la riduzione delle sanzioni amministrative e del periodo di accertamento per i soggetti che aderiscono al regime», afferma Cinquepalmi. A suo avviso, tale scelta innalza la rilevanza dello strumento di dialogo preventivo riconoscendo l’investimento effettuato dai contribuenti e dell’implementazione del tax control framework quale strumento di gestione del rischio fiscale.
Nel convegno sarà approfondito anche il ruolo dell’Esg nel posizionare la variabile fiscale e la gestione dei rischi al centro dell'agenda aziendale. In proposito, il ceo di Value Target anticipa: «La trasparenza fiscale è un elemento chiave dell’Esg e le aziende devono comunicare in modo trasparente le loro politiche fiscali, i rischi e gli impatti legati alle imposte. Il tax control framework consente alle imprese di monitorare e controllare i processi fiscali, garantendo la conformità alle normative e alla trasparenza. Infine, una buona gestione fiscale, allineata con gli obiettivi Esg, può migliorare la reputazione dell’azienda e attrarre investimenti sostenibili». È fondamentale coinvolgere le pmi nella transizione verso la sostenibilità, abbattendo le barriere individuali, culturali, di competenze, di risorse finanziarie, burocratiche, oltre che in termini di mancanza di strumenti per le pmi e carenza delle domande dei consumatori. «Per questa ragione, noi di Value Target cerchiamo di avvicinare le pmi al tema della sostenibilità attraverso: una migliore formazione sul tema della sostenibilità; una più ampia diffusione degli strumenti finanziari Esg; l’elaborazione di kpi standardizzati per misurare gli impatti e i rischi ambientali e sociali delle pmi e per fornire gli strumenti per valutare queste aziende rispetto ai criteri Esg; la promozione di strumenti per sostenere la domanda di prodotti e servizi ecologici», evidenzia Raimondi.
Il programma del convegno di Afi e Value Target
La conferenza sarà introdotta alle 14.00 dai saluti istituzionali di Pierluigi Marchini (prorettore alla pianificazione, programmazione e controllo dell’Università degli Studi di Parma); Giovanni Francesco Basini (direttore del dipartimento di giurisprudenza, studi politici e internazionali del medesimo ateneo); Massimo Ferrari (presidente di Afi e group tax director di Pirelli); Cesare Azzali (direttore Unione parmense degli industriali); Fernando Capezzuto (comandante provinciale della Guardia di finanza di Parma); Francesco Castria (presidente dell’Odcec di Parma); Francesco Mattioli (presidente dell'Ordine degli Avvocati di Parma).
Seguiranno le relazioni di Diamara Agostinelli (head of tax del Gruppo Renantis) su tax control framework e adempimento collaborativo; Mauro Merola (group tax manager di Bonatti) su semplificazione degli adempimenti fiscali e riforma dell’Ires; Giuseppe Nicosia (tax director di Snam) su riforma della tassazione nell’ottica della sostenibilità Esg; Francesco Raimondi (ceo di Value Target e Sinergia Network) sul ruolo della sostenibilità Esg nella gestione delle imprese. Tutti i relatori saranno moderati da Alberto Comelli, ordinario di diritto tributario dell’Università di Parma.
Le relazioni saranno discusse alle 15.30 in una tavola rotonda moderata da Massimo Ferrari (presidente di Afi e group tax director di Pirelli), cui parteciperanno Matteo Ceni (head of group tax di Chiesi); Simone Cinquepalmi (senior tax manager di Barilla Group); Laura Greco (head of tax affairs di Vodafone Italia); Emanuele Marchini (country lead tax Italy di Shell Italia Oil Products). Dopo una sessione di domande del pubblico, il prof. Comelli concluderà il convegno. La partecipazione all’evento è gratuita e previa iscrizione via mail a i.gollini@valuetarget.it o a v.bertolini@valuetarget.it . In alternativa, sarà possibile seguire il convegno sul canale web dell’Università degli Studi di Parma.